DI BARBARA LEZZI
Giorgetti rivela che il problema del nostro Paese è il debito.
Giusto e risaputo, ma per renderlo sostenibile serve soprattutto la crescita e per uscire dagli zero virgola sono indispensabili gli investimenti.
Dal PNRR sono arrivati e arriveranno gli unici soldi realmente spendibili ma il ministro Fitto ne rallenta la spesa, ha rimodulato con tagli e non riesce nemmeno a farli arrivare ai comuni molti dei quali lamentano i ritardi che si stanno ripercuotendo sulle imprese che hanno già iniziato i lavori.
Un disastro.
Ieri sera ho poi sottolineato che le risorse del Fondo sviluppo e coesione indicate come copertura per il ponte e candidati per recuperare i tagli del PNRR sono risorse fuori bilancio. Perché il Fondo, che ricordo è per l’80% destinato al sud, ha questa natura. Significa che in bilancio c’è solo la competenza e non la cassa. Tradotto: se ci sono spazi di manovra, si può spendere altrimenti si ferma tutto. Come spesso avviene per il Mezzogiorno che viene lasciato indietro rispetto ad altre esigenze.
Risultato, meno investimenti e meno conseguente crescita.
Lasciate perdere Marattin che sbraita, la questione è questa e chi si occupa di finanza pubblica dovrebbe saperlo. Molto grave ignorare il funzionamento di quel fondo. È questione di superficialità nell’affrontare la realtà ma quello che conta davvero non sono i “professorini usa e getta” ma le difficoltà che affrontano i cittadini e le imprese costretti anche ad ascoltare bugie ed omissioni da parte dei loro rappresentanti.
P.S. Il mandato parlamentare sul MES era chiaro. Niente riforma del MES se non si fosse ottenuto un patto di stabilità profondamente rinnovato. Il patto sottoscritto dal governo Meloni è addirittura peggiorato rispetto a quanto proposto dalla Commissione per volere della Germania con il placido assenso meloniano.
