DI LEONARDO CECCHI
Io sono uno di quelli che suo malgrado nella frase “con disciplina e onore” c’ha sempre creduto. La bellezza di servire il proprio Paese, le istituzioni, il popolo con quella formula rituale, facendo davvero la differenza, anche in piccolo. Con l’aspirazione di arrivarci davvero a giurare di servire con disciplina e onore.
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E come me tanti, tantissimi altri che ogni santissimo giorno prendono il loro tempo e il loro denaro e lo usano per fare politica cercando sempre di mantenere la schiena dritta, di non diventare cinico, di non andare avanti passando sopra gli altri. E buttando giù di tutto e di più a causa di questo.
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Tra il buttare giù di tutto e di più ci sono uomini come Sgarbi. Uno che quel “con disciplina e onore” l’ha giurato più volte.
“faccia di me**a, se lei m**re in un incidente stradale io sono contento, me lo auguro…adesso tiro fuori l’uc***o!”. L’ha detto ieri sera a un giornalista, un sottosegretario e deputato della Repubblica. Si è anche alzato minacciando di tirarsi giù i pantaloni.
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Tu sei lì che ti prepari, da anni, a servire con disciplina e onore. Anche senza ruoli, dando solo un contributo, cercando di essere onorevole senza titolo, però credendoci.
Ma chi arriva davvero a farlo, a giurare, è spesso questa gente. Buttarlo giù e non perdere fiducia è tosta, credetemi. Ogni volta di più.