DI GIOACCHINO MUSUMECI
Giorgia Meloni in modalità allarme rosso: “L’intelligenza artificiale può spazzare via la classe media”.
Osservazione straordinaria.
La premier pensa al futuro ma perde di vista il presente in cui l’intelligenza umana ha spazzato via da un pezzo la classe media oggi ridotta a proletariato super espanso. I dati sui redditi degli italiani bocciano in toto i risultati prodotti dall’intelligenza umana i cui i massimi esponenti politici hanno consumato ricchezze e risparmi dei cittadini con orrori giuridici d’ogni sorta.
I geni delle classi dirigenti eletti da popoli narcolettici sono pronti a scaricare responsabilità sull’ intelligenza artificiale i cui esordi lasciano presagire un futuro prossimo di privazioni per la maggioranza della popolazione mondiale.
Chi si fa incantare dalle parole e attende norme atte a limitare l’applicazione delle Ai, resterà deluso. Le Ai abbatteranno i costi di un sistema industriale concepito per innalzare l’asticella dei ricavi anche cancellando il reddito di intere fasce di popolazione. La rivoluzione industriale imminente sembra voler mettere una pietra definitiva sul diritto alla vita dignitosa di miliardi di esseri umani la cui maggioranza vive in condizioni di povertà soffocante e la minoranza gode nell’opulenza smodata. Il tutto nel rifiorire dell’ottuso militarismo successivo alla guerra in Ucraina.
Per capire quanto le “intelligenze umane” si siano adattate al famelico mostro capitalista e non abbiano impedito che le società democratiche si riducessero più o meno a borghesi e proletari morti di fame basta esaminare pochi dati riguardanti l’Italia. (fonte: Salari e disuguaglianze in Italia – Italia in dati ) Solo 1,6 milioni di italiani, su oltre 40 milioni di contribuenti hanno un reddito annuo lordo superiore a 60.000 euro. Invece 22,7 milioni di italiani non superano i 20.000 euro ( lordi non netti). Meno di 16 milioni di Italiani si trovano tra questi estremi. Considerato che per il sacro Cazzullo 50mila euro non fanno ricchezza nonostante le pretese del fisco che ha lamentato nella sua critica a Sinner, possiamo dedurre che la maggioranza dei contribuenti italiani sia diventato POVERO ben prima dell’avvento dell’intelligenza artificiale, è bastata la “stupidità politica naturale” a provocare disastri sociali su cui si tace. Parliamo di netto: Su 40,5 milioni di contribuenti, solo il 4% dichiara più di 2.850 euro netti al mese, mentre il 56%, quasi 26 milioni di contribuenti, dichiara meno di 1.300 euro netti al mese ovvero uno stipendio desolante.
Meno di 41.000 contribuenti (0,1% del totale) dichiarano un reddito annuo lordo medio superiore a 300.000 euro (ca 12.000 euro netti al mese). Disuguaglianze che crescono mentre classi dirigenti in affanno, particolarmente in Italia, abbattono speranze e alimentano conflitti bellici, non riguardano solo l’Italia. Il nostro Paese segue la parabola discendente di altre grandi economie europee (Germania, Francia, Spagna) in cui ampie fasce di popolazione vivono in sofferenza sempre maggiore nel trend economico/ politico distruttivo e ideologicamente estremista a cui la comunità europea sembra non sapersi opporre.
Le preoccupazioni pubbliche di Giorgia Meloni sono ulteriore esempio di ipocrisia politica, il suo governo alimenta disuguaglianze sociali sempre maggiori. Con l’autonomia differenziata, concepita da umani oscurantisti non intelligenze artificiali, lo scenario delle disuguaglianze sarà ancora più afflittivo di quello velocemente descritto dai numeri di sopra.
Le parole della premier suonano dunque come l’ennesima beffa ai cittadini di cui la maggioranza più che vivere sopravvive a fatica mentre assiste al crollo delle democrazie divenute fucine di iniquità sempre più gravi.
In foto Giorgia Meloni “preoccupata” per l’avvento dell’Intelligenza artificiale abbraccia Elon Musk (l’oligarca occidentale ha lanciato xAI, intelligenza artificiale concorrente di Chat GPT. Ha detto del suo modello di Ai : “Non programmeremo la moralità della nostra Ai ma la renderemo massimamente curiosa”).
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