“DETTO QUESTO”

DI GIANCARLO SELMI

Giancarlo Selmi

 

Fra un centinaio di “detto questo”, intercalare del quale l’immarcescibile Bocchino non può fare a meno (credo che nel suo volutamente elementare schema dialettico, lo usi come noi usavamo le righe dei nostri quaderni delle elementari per scrivere dritto e orizzontale) e un numero imprecisato di minchiate (per contarle avremmo bisogno di un commercialista), abbiamo appreso, per bocca sua ovviamente, che il governo della “presidento” sta facendo una “seria lotta all’evasione fiscale che nessun governo antecedente aveva mai fatto”.
Oh cacchio! Il balzo sulla sedia era d’obbligo di fronte a cotanta notizia.
Ma come? Dopo le decine di condoni? E lì il nostro, dopo l’immancabile “detto questo” ha sciorinato una serie di numeri. Confrontando quanto raccolto dalla Agenzia delle Entrate nel 2023 con quanto la stessa Agenzia aveva raccolto nel 2019 e 2020 con Conte. “Ben 19 miliardi!” Ha urlato l’uomo dagli occhi fissi e rotondi, “contro 11 e 12 raccolti dal governo Conte”.
19 miliardi condoni compresi. Peraltro dimenticando, mentre leggeva messaggi sul telefonino pieni dei dati che lui, con il solito tono ecumenico, enunciava, che nel 2019 e 2020, causa pandemia, l’Agenzia delle Entrate era praticamente chiusa e tutte le cartelle esattoriali congelate. Insomma, a sentire questo campione della comunicazione destrorsa, e della minchiata atomica, oltre all’immancabile “ha stato Conte”, l’immagine che si ricava dell’Italia, è di un paese dove la sua padrona e datrice di lavoro ha risolto tutto. I problemi che affliggevano questo paese ormai risolti, scomparsi, uccisi, annegati.
I suoi forse? Beh quelli sicuro, visto che dalla fuga per la vittoria a lato di Fini, lo avevano dato per disperso e disperso lo è stato veramente.
Il suo modo di fare “giornalismo” è quello di sparare minchiate, tanto qualcuno che ci crede lo si trova sempre. E, d’altra parte, il metodo è sempre lo stesso: dire tre volte la stessa menzogna fino a farla diventare verità assoluta. Smentire ciò che si è detto e fatto in passato. Tutto e il contrario di tutto. Gioggia e il mangiatore di wurstel in questo sono campioni assoluti.
Bocchino e la Ronzulli, che tristezza. Con la seconda che parla e dice il doppio della metà di nulla. Qualcuno mi faccia un riassunto di quanto ha detto ieri. Niente rivestito da nulla. E poi ci sono gli italiani.
Non sono gli stessi che, in maggioranza, non capiscono il significato di ciò che leggono?
Vi piace vincere facile, vero?