LA FAME NERA

DI ALFREDO FACCHINI

Alfredo Facchini

 

È iniziato il conto alla rovescia.
Per i ragazzini di Gaza il tempo sta per scadere: un bambino su sei nel nord di Gaza è gravemente malnutrito.
L’uso della fame come arma rappresenta un crimine di guerra dal diritto internazionale.
Camion con i rifornimenti alimentari attendono al confine talmente a lungo che il cibo trasportato arriva a Gaza marcio.
L’esercito di Tel Aviv è arrivato a bombardare carichi di aiuti alimentari paracadutati in mare.
La vita di 1,1 milioni di bambini è appesa a un filo. Secondo il Ministero della Sanità di Gaza, in quasi cinque mesi di guerra sono già stati uccisi più di 12.500 bambini.
Jason Lee, Direttore di Save the Children nei Territori palestinesi occupati: “Quello a cui stiamo assistendo a Gaza è una lenta uccisione di massa di bambini, perché non c’è più cibo e, a loro, non arriva nulla. Stanno morendo perché il mondo non è riuscito a proteggerli e ora le famiglie stanno fuggendo verso il prossimo obiettivo militare di Israele per evitare di morire di fame, in una trappola mortale”.
Il suo nome è Nour e riporta una situazione raccapricciante:
“Mio marito mi ha detto che la gente è ricorsa a mangiare cibo per uccelli e animali e foglie di alberi per la disperazione. È stato costretto a cercare resti di cibo. Di recente ha trovato dei resti in casa di sua sorella che erano già stati rovinati dai topi, ma li ha lavati e li ha mangiati lo stesso perché non c’era letteralmente nient’altro da mangiare. Ha detto che non morirà per le bombe, ma per la scarsità di cibo.” (Fonte: Save the Children)
È Genocidio.