LE ANIME MORTE

DI CLAUDIO KHALED SER

 

Non c’è dubbio che Netanyahu, meglio noto come il “boia di Tel Aviv”, insieme ad altri leader occidentali, abbia chiuso in scatola il cervello in cambio del potere, convinto che la resa dei conti non lo sfiori nemmeno.
Ma c’è molto di più: questo è possibile perché certi personaggi sono già “anime morte”, sono incapaci di pensare e di dire una parola di verità, amano gli inganni e gli infingimenti, non hanno alcuna visione propria perché non sono altro che “zombi politici” in attesa di una definitiva sepoltura.
Il termine “anime morte” dal titolo di uno dei capolavori della letteratura russa, è proprio quello che meglio si adatta a questa gentaglia: il vuoto morale nel quale vivono e nel quale sono stati allevati è tale che sono più morti dei servi già seppelliti, ma non ancora dichiarati deceduti, di cui tratta il romanzo di Gogol.
Ed è ormai chiaro che se non ci liberiamo di queste anime morte non saremo uomini vivi e tantomeno uomini liberi.
La stupida decisione assunta dall’ Onu nel 47′ di creare un fantomatico stato israeliano come risarcimento dell’Olocausto, era già parsa a molti come un grossolano errore, soprattutto perché disegnato in una terra abitata da un Popolo che già odiava di suo gli israeliani.
Il servilismo delle altre “anime morte” continuò nel tempo, permettendo agli israeliani di spadroneggiare impunemente in Palestina, compiendo continui massacri ed arrivando, oggi, al genocidio di un intero Popolo.
Adesso tutti si pongono la domanda:
“Cosa ne sarà della Palestina”, mentre sarebbe più intelligente chiedersi cosa fare con lo staterello israeliano, autentica mina vagante nel contesto medio orientale.
Continuare a consentirgli di espandersi e rafforzarsi militarmente inseguendo il sogno del “grande Israele” vagheggiato dalla bibbia o porre fine al suo criminale dominio?
In entrambi i casi, il mondo sarebbe in balia delle “anime morte” dato che la scelta é tra una guerra infinita con il mondo arabo e/o una totale confusione politica in quella parte di mondo.
Una pentola che bolle dove nessuno vuole o può, spegnere il fuoco sotto.
Ci consola il fatto che questo sarà l’ultimo secolo di vita.
Difficilmente supereremo il traguardo del 2099 perché certe guerre, come quella Palestinese, come quella dell’espansionismo russo o probabilmente quella cinese, non ci daranno scampo.
Prima o poi, un’anima morta, premerà il pulsante, costringendo tutti gli altri ad esserlo.
Poco male.
Cosa ce ne facciamo di un pianeta simile, abitato da una bestia selvaggia di nome “uomo”?
Meglio diventare un Nettuno qualsiasi, abitato solo da “anime morte”.
.