DI LUCA BAGATIN
La leggenda di Robin Hood risale al Basso Medioevo e narra le gesta del nobile arciere Robin di Loxley, devoto al sovrano d’Inghilterra Re Riccardo Cuor di Leone, il cui trono venne usurpato dal corrotto fratello Giovanni Senzaterra.
Fu così che, il nobile Robin, al ritorno dalle Crociate, fu privato del titolo di cavaliere e decise di ritirarsi nella foresta di Sherwood, mettendo in piedi una banda di fuorilegge in grado di combattere contro il Re corrotto e il suo tirapiedi, in primis lo Sceriffo della Contea di Nottingham.
Questa la trama dietro alla quale ruota il bellissimo GDR per pc in terza persona “Robin Hood: Sherwood Builders”.
Edito da PlayWay e sviluppato da MeanAstronauts (https://meanastronauts.pl), il gioco è un interessante mix di generi videoludici. Non solo si tratta di un GDR con un piuttosto vasto mondo aperto di gioco, ma esso presenta elementi di costruzione di basi e gestionali, che lo rendono un titolo davvero originale, piuttosto unico e soprattutto realistico.
Nei panni di Robin Hood, inizieremo all’interno del nostro villaggio, immerso nella Foresta di Sherwood, incontrando uno dei nostri compagni, ovvero il fido Frate Tuck. Il celebre Frate, fungerà da tutorial iniziale, in grado di accompagnarci nelle numerose dinamiche che offre il gioco.
Il tutorial, peraltro consultabile ogniqualvolta lo desidereremo, attraverso lo svolgimento delle prime missioni, ci permette di apprendere, fra le altre cose: le tecniche di combattimento, sia con la spada che con l’arco (potremmo anche scegliere e cambiare a piacimento la modalità di combattimento, ovvero uno stile più statico ma preciso, oppure uno stile più dinamico); la modalità di reperimento delle materie prime (quali ad esempio la raccolta di legna, pietre, canne, muschio e altre ancora); le tecniche di caccia con l’arco; la modalità di costruzione degli edifici all’interno del nostro villaggio.
Gli edifici sono unici e indispensabili, ma per costruirli occorre ricercare le materie prime e depositarle nell’apposito magazzino. Per costruire edifici avremo necessità di lavoratori e, per avere più lavoratori, dovremo assicurarci di avere costruito sufficienti alloggi e avere cibo sufficiente per tutti (che potrà essere reperito o attraverso la caccia agli animali selvatici, oppure pescando, oppure, ancora, coltivando la terra, costruendo apposite fattorie).
Ad ogni attività, indispensabile alla sopravvivenza della nostra comunità di fuorilegge, inoltre, potremo assegnare un certo numero di lavoratori, che potremo assegnare al ruolo di cacciatori, erboristi, pescatori o minatori.
Potremo costruire case per i lavoratori; il capanno del cacciatore; il campo da tiro per migliorare il tiro con l’arco; il campo di addestramento, per migliorare le nostre tecniche di combattimento; la taverna, per rifocillare i lavoratori; una fucina per la produzione di lingotti (di rame, oro, argento) con cui forgiare le nostre armi; il fabbro per la costruzione di armi (dopo aver fuso i nostri lingotti); una cucina per preparare il cibo; un laboratorio di alchimia per preparare medicine per migliorare la nostra salute e curare le ferite di guerra; una tessitoria per produrre abiti; una cava per estrarre i metalli; una segheria per intagliare il legno; una fattoria per coltivare la terra e allevare gli animali.
Molte sono, dunque, le strutture che potremo costruire, migliorare e potenziare, al fine di far prosperare la nostra comunità, in lotta contro le ingiustizie dell’esercito dello Sceriffo di Nottingham e del Re usurpatore.
Ma non solo. Nel vasto mondo di gioco, ci imbatteremo anche nei cosiddetti Figli di Adamo e nei Figli dei Rinnegati, che sono degli oscuri banditi nomadi che derubano chiunque.
Certo, anche noi abbiamo il compito di derubare… ma unicamente i ricchi nobili e mercanti, per poter restituire il maltolto ai poveri e ai contadini delle quattro province che compongono la Contea di Nottingham.
Maggiore sarà la popolarità delle tue gesta, ovvero maggiori saranno le imprese in favore dei più poveri e diseredati delle province della Contea e maggiore sarà la possibilità che questi si uniscano alla tua banda e inizino a organizzare, assieme a te, un colpo di stato contro lo Sceriffo.
Questo, in sostanza, lo scopo finale del gioco, che pur presenta numerosissime missioni secondarie e un’ampia possibilità di scelte e interazioni e di gestire tutto in piena libertà, senza fretta e decidendo quali strategie attuare e quali missioni compiere o meno.
Man mano che acquisirai esperienza nel gioco (sia che tu stia semplicemente abbattendo alberi per ricavarne legname per realizzare frecce per il tuo arco, oppure per costruire edifici; sia che tu stia combattendo e vincendo le varie sfide che ti troverai a compiere), riceverai punti esperienza e abilità, che potrai spendere, in un’apposita sezione, per migliorare il tuo personaggio, per quanto riguarda la salute, le tecniche di combattimento (con la spada o con l’arco), la resistenza alla fame e molte altre ancora.
Il realismo di “Robin Hood: Sherwood Builders”, si può toccare con mano in particolare per quanto riguarda la gestione del nostro personaggio, che deve nutrirsi (con del cibo che può acquistare dai mercanti, oppure trovarlo nel corso delle sue avventure) e idratarsi a dovere (cercando pozzi per raccogliere l’acqua, oppure bevendo birra…se sarà così fortunato da trovarla da qualche parte, o acquistandola dai mercanti).
Fame, sete, resistenza fisica e cura delle ferite, sono peraltro elementi da tenere seriamente sotto controllo se non vogliamo che il nostro Robin Hood muoia prematuramente!
I combattimenti con la spada, che sono più ardui se combattiamo contro soldati reali con l’armatura, mentre sono meno ardui se combattiamo contro soldati o nemici privi di armatura, sono piuttosto interessanti e discretamente realistici. Più difficoltoso è, invece, l’uso dell’arco e delle frecce, che spesso non vanno sempre dove vorremmo indirizzarle e spesso è assai difficile cacciare un cervo, oppure colpire un obiettivo, facendo scoccare una freccia.
Nulla che non si possa affinare e migliorare nel corso del gioco, ma vorremmo consigliare agli sviluppatori di rendere un po’ meno macchinoso questo aspetto e di renderlo un po’ più agevole.
Altro aspetto particolarmente avvincente del gioco, è la possibilità di imbattersi in strutture che, per aprirsi ed essere esplorate, richiedono l’uso dell’ingegno e, quindi, il giocatore si potrebbe trovare difronte a qualche “rompicapo” da risolvere.
La grafica di “Robin Hood: Sherwood Builders” è poi davvero molto gradevole. Certo, non degna di un “Red Dead Redemption 2”, ma davvero suggestiva e ben curata (bellissimi i riflessi del sole sull’acqua, le albe, i tramonti e l’alternanza giorno/notte), così come lo è il comparto musicale, che ci fa calare tanto nell’atmosfera medievale, quanto, nella natura più selvaggia delle foreste inglesi dell’epoca.
In generale, “Robin Hood: Sherwood Builders”, al quale gli sviluppatori di MeanAstronauts hanno lavorato per diversi anni, è un GDR/gestionale davvero ben riuscito, nel quale le cose da fare non mancano, così come le ore di divertimento, che passano senza rendersene conto.
Un punto in più agli sviluppatori anche per l’ottima traduzione in italiano e il supporto completo per il controller, aspetti spesso non così scontati da parte di uno sviluppatore indipendente.
Disponibile per pc, per poterlo giocare è necessario un sistema operativo Windows 10 o 11 con minimo 8 GB di RAM; una scheda video di fascia alta e 65 GB di spazio su disco fisso.
E’ acquistabile su Steam a questo link: https://store.steampowered.com/app/1159420/Robin_Hood__Sherwood_Builders/
Luca Bagatin