DI GIOACCHINO MUSUMECI
Leggo che Orlandino Greco, fondatore di Italia del Meridione, ha siglato un accordo con la Lega di Matteo Salvini. Secondo Greco l’accordo varrebbe la riduzione dei divari tra Settentrione e Mezzogiorno, la coesione territoriale nazionale e il superamento del criterio della spesa storica.
Ovvero improvvisamente IDM condensa in un accordo il superamento delle barriere “ secolari” che fino all’altro ieri penalizzavano il meridione. Essenzialmente si tratterebbe di un accordo miracoloso. Peccato che i miracoli non siano appannaggio leghista ma ancor meno di Orlandino Greco. La prima questione che inficia l’attendibilità delle tesi di Greco è puramente numerica poiché ne discende la capacità operativa di Idm, forza politica consistente e attrattiva come un involtino primavera ammuffito, tant’è che in parlamento non esiste.
Se la Lega sigla accordi col nulla politico, disperazione a parte Orlandino deve dimostrare in che modo possa influenzare il Carroccio affinché operi “ sinceramente” a vantaggio del meridione dopo averlo deriso per 30 anni. Considerato ciò il ruolo di IDM sembra quello del vassallo leghista presso meridionalisti oltremodo privi di senno. Per l’opera servile verrà concessa – forse- a Greco e lo stretto giro di amici una qualche forma di collocazione marginale in ambito politico ( ?) col sostegno dei leghisti. La seconda questione è contenuta nella contraddizione tra gli intenti leghisti e i miraggi unificanti di Greco.
Orlandino propaganda che l’intento dell’accordo è favorire la coesione dei territori italiani ma i leghisti hanno idee differenti. Nello statuto delle lega di Salvini, aggiornato nel 2019 e modificato nel Gennaio 2021, si legge nero su bianco che “ La lega Nord è un movimento politico confederale costituito in forma di associazione non riconosciuta che ha per finalità il conseguimento dell’indipendenza della Padania attraverso metodi democratici e il suo riconoscimento internazionale quale Repubblica Federale indipendente e sovrana.”
A meno che lo statuto non sia stato redatto da ubriachi il principio fondativo della lega è nitido e anela la formazione di una Repubblica Federale Padana indipendente e sovrana. In che modo ciò possa concorrere a unificare i territori del Paese non è dato sapere. Greco dovrebbe spiegarlo non solo ai pochi che gli danno retta ma a tutti i meridionali compresi i leghisti che non hanno mai letto una riga dello Statuto del Carroccio.
Il neo più virulento dell’accordo è nell’ipotesi di superamento del principio della spesa storica che fin ora ha creato condizioni ideali di stagnazione culturale ed economica del mezzogiorno, favorendo il controllo dei territori da parte della criminalità organizzata che attinge a facile manovalanza senza alternative. Orlandino dovrà spiegare quando PRECISAMENTE il principio della spesa storica verrà superato perché secondo la Corte dei Conti- a parte non esistere alcuna data di riferimento o calendarizzazione di discussioni parlamentari sul tema “ Spesa Storica”, e questo lo dico io – nel Ddl Calderoli non è definito il percorso di superamento del criterio della spesa storica, né l’assetto complessivo del sistema di finanziamento. Le recenti istanze di regionalismo differenziato – evidenziano i giudici contabili – rendono potenzialmente ancora più problematica la definizione di un quadro stabile di federalismo simmetrico”. Tradotto: l’autonomia differenziata garantisce iniquità nella distribuzione delle risorse, il resto è chiacchiera senza fondamento.
Sfortunatamente il principio della spesa storica sarà superato quando verranno definiti i Lep ovvero livelli essenziali delle prestazioni che nel meridione si sognano dato che perfino il fondo di perequazione è stato prosciugato come ha fatto notare il giornalista meridionalista Marco Esposito. In attesa della replica di Orlandino Greco posso dire che l’autonomia differenziata fa schifo.
Gioacchino Musumeci