DA REDAZIONE
Dalla Redazione di REMOCONTRO
C’era una volta la destra italiana che si scagliava contro i 35 euro al giorno per l’accoglienza dei migranti.. Ora, nel bando del Viminale per la gestione dei centri oltre Adriatico, scoprono i cronisti del ‘Domani’, le tariffe sono triplicate rispetto a quelle previste in Italia. In Albania i migranti costano 100 euro al giorno, e da Roma gli stessi contestatori di allora si applaudono. A Tirana invece si sfregano le mani, con molte buone ragioni.
Quando Giorgia Meloni e Matteo Salvini…
La campagna politica anti migranti a denunciare ciò gli clandestini dei centri di accoglienza ‘rubavano‘ agli italiani. Ora al governo, «manifestazione di interesse per l’affidamento dei servizi di accoglienza in Albania» che prevede un costo quasi triplo. Dal 21 marzo seminascosto sul sito del Viminale, senza comunicati né lanci diagenzia. Infatti se ne è accorto quasi solo il quotidiano Domani con un articolo di Federica Borlizzi e Marika Ikonomu.
34 milioni anno, dopo quelli per costruire i centri albanesi
34 milioni anno previsti, da dividere per i migranti coinvolti e confrontarlo con quello che si spende in Testo ministeriale: «I corrispettivi riconosciuti pro-capite/ pro-die, secondo la tipologia di centro ed il relativo numero degli ospiti presenti, ammontano presuntivamente a complessivi € 33.950.139 annui, dimensionati per l’accoglienza massima prevista».
Somma e divisione
Dividendo la spesa complessiva per la capienza a pieno regime e i giorni di un anno si arriva «presuntivamente» al costo quotidiano per migrante in trasferta albanese di 90 euro. A cui vanno sommate le spese che, secondo il ministero dell’Interno non si possono calcolare in anticipo, dei servizi di trasporto; manutenzione ordinaria e straordinaria; presidi anti- incendio; assistenza medica. E perfino tutte le utenze: idriche, elettriche, per rifiuti e wifi.
Viminale, esecutore sospetto
«Perché il Viminale considera la gestione dei servizi più cara in Albania dove il costo della vita è inferiore? L’unica risposta possibile è che vogliono pagare l’ente gestore in maniera sproporzionata. Comprarselo», attacca Gianfranco Schiavone, presidente del Consorzio italiano di solidarietà e membro dell’Associazione per gli studi giuridici sull’immigrazione.
Caos italiano del sistema migranti
«L’Italia, che accoglie meno di gran parte dei paesi Ue come mostrano i dati Eurostat, ha un sistema d’accoglienza nel caos. Migliaia di persone vivono per strada, mentre in Albania per uno straniero trasferito nei nuovi lager fuori confine spenderemo come in un hotel a 4 stelle», afferma Filippo Miraglia, dirigente nazionale di Arci.
Ancora conti albanesi
Sommando le diverse voci della legge di ratifica venivano fuori 645 milioni di euro nei primi cinque anni di validità. Ma se nello stesso periodo all’ente gestore andassero 34 milioni ogni anno il totale darebbe 815 milioni. Altri conti che non tornano.
Trasporto marittimo dei migranti
Dalle acque internazionali al porto di Shengjin. In assenza di valutazioni governative serie, e se le 880 persone del centro di trattenimento cambiassero ogni mese arriveremmo a 10.560. Per tenere lontano dal territorio nazionale l’equivalente dello 0,01% della popolazione italiana, si spenderebbero così 15mila euro a migrante.
“Ma se, come probabile, le tempistiche ipotizzate dal governo non saranno rispettate, il rapporto percentuale con la popolazione italiana diminuirà mentre aumenterà la spesa pro capite. «Un po’ troppo, anche per uno spot elettorale», denuncia Giansandro Merli sul Manifesto”.
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Articolo dalla redazione di
28 Marzo 2024