DI ALFREDO FACCHINI
I giovani non sono una classe, come del resto non lo sono i bambini. Sono stati d’animo. Non si accontentano di una vita sola. Sono convinti di spostare l’asse terrestre. Vogliono essere all’altezza dei loro diciott’anni. Non essere solo ormoni e nervi tesi.
Soprattutto hanno bisogno come il pane di appartenersi, perchè «l’appartenenza è avere gli altri dentro di sè».
A diciott’anni si vive come se non si dovesse schiattare mai.
Il tempo è una retta infinita, come la pista di un aeroporto. Ti puoi riempire
di graffi, ma a morire non sei mai tu, sono sempre gli altri.
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Da RADISOL, Il sogno della rivoluzione nell’Italia del 1978.
Romanzo, Alfredo Facchini, Red Star Press – Hellnation Libri