DI LEONARDO CECCHI
Oggi ho sentito la Meloni rivendicare di essere “una borgatara”, con allusioni al fatto che la sinistra detesti questo genere di persone.
Vorrei approfittarne per chiarire un punto: a sinistra non detestiamo i borgatari. A sinistra detestiamo i cafoni, i buzzurri, gli incivili. Che possono essere di borgata come di rioni della ztl.
Detestiamo quelli con il SUV che sfrecciano in corsia d’emergenza; quelli, dotati di pandino come di BMW, che si fanno il cartellino da disabile per parcheggiare dove non dovrebbero; quelli che vivono come parassiti a spese della brava gente evadendo le tasse per farsi la vacanzone a Porto Cervo; quelli che si atteggiano da coatti e che in metropolitana non fanno scendere prima di salire e prendono a spallate la gente per farsi largo; quelli che lasciano le bottiglie per terra in strada, tanto qualcuno ci penserà a toglierle.
Quelli, per portarle un esempio pratico e recente, che essendo Ministri della Repubblica ritengono di essere in diritto di poter far fermare un Freccia Rossa dove più li aggrada, causando disservizi a centinaia di altri cittadini.
Se vuole chiamarli “borgatari”, è libera di farlo.
Ma per me un ostracismo politico prescinde dal reddito e dal ceto sociale e va invece sulla qualità della persona, del rispetto degli altri e della civiltà che ha, sia essa ricca o povera.
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Leonardo Cecchi