DI PIERO GURRIERI
“Era evidente fin dall’inizio che fosse un impresentabile, almeno per me e per coloro che, come me, facevano politica con onestà e altruismo.
Quando ero Ministro dei Trasporti, non passava giorno senza che questo soggetto mi attaccasse. Eppure lavoravo senza sosta per Genova e la Liguria, messe in ginocchio dal crollo del Ponte Morandi.
Mentre lottavo quasi da solo contro la società concessionaria della famiglia Benetton, lui li difendeva. I giornali amplificavano i suoi attacchi e minimizzavano il mio lavoro.
Questa è l’Italia!
Un paese di merda dove i peggiori fanno carriera e godono di ottima reputazione grazie ai giornali e ai giornalisti asserviti (quasi tutti ormai).
Ai giovani onesti e determinati, che non sono ancora stati corrotti nel cuore e nella mente da questo sistema, dico: scappate finché potete. Salvatevi!”.
Con queste parole, Danilo Toninelli ha commentato l’arresto di Giovanni Toti.
E sì, che non c’è nulla da aggiungere.
Il tempo è galantuomo.
E Toninelli, qualsiasi cosa ne pensino Meloni e compagnia, è stato un grande ministro.
Soprattutto ONESTO.
Parola che a loro suona incomprensibile.
Grazie, Danilo.
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Piero Gurrieri tra la gente