DA REDAZIONE
Barbara Scaramucci dalla redazione di ARTICOLO VENTUNO –
Ieri si è consumata la pagina più vergognosa della storia della Rai: un boicottaggio da padrone delle ferriere di fine ‘800 da parte dei capi dell’azienda che dovrebbe appartenere ai cittadini che pagano il canone.
Chi usa perifrasi, mezze parole, allocuzioni, ancora una votla sbaglia: questa Rai è diretta dalla presidenza del consiglio di un paese che di ora in ora si allontana dalla democrazia di tipo occidentale come l’abbiamo conosciuta dal 1945 ad oggi.
La Rai è comandata da Palazzo Chigi e quindi ieri il sindacato giallo sostenuto dai vertici aziendali messi lì proprio per operare ha operato con una serie di azioni in parte illegali per boicottare lo sciopero regolarmente indetto dall’unico vero sindacato dei giornalisti Rai, l’Usigrai.
Basta riprendere l’annotazione di Michele Serra per far capire di cosa parliamo: quattro dei cinque direttori di notiziari della Rai fanno parte del sindacato giallo, avete capito bene, i direttori. Questi personaggi ieri hanno messo anche per tre turni a lavoro i colleghi del sindacato giallo per coprire alla meglio l’assenza dell’80 per cento dei giornalisti che hanno correttamente attuato il loro diritto di sciopero.
Questa Rai non si salva dicendo che bisogna garantire il diritto di chi sciopera e di chi non vuole scioperare. Colleghi sindacalisti, sapete benissimo che violare i turni, fingere le dirette, rallentare i servizi, mandare in onda repliche senza dichiarararlo è contrario alle leggi sullo sciopero. Lo sapete come lo sanno gli oltre 1600 iscritti all’Usigrai che stanno pagando un prezzo durissimo per difendere la semplice libertà di informare.
I racconti diretti dei colleghi in particolare del TG1, della TGR e di Rainews sono semplicemente agghiaccianti.
Questa non è più la Rai. Basta paragoni inesistenti neppure con Berlusconi, lottizzazione c’era, lotte di potere tantissime, ma il rispetto dei fondamentali, come si suol dire, è stato mantenuto in azienda dalla sua nascita con la sigla Rai, nel 1946, fino all’arrivo del governo Meloni. Ho studiato sulla storia della Rai e ho scritto molti libri: ho sempre trovato conferma di una cosa che diceva Enzo Biagi: quello che accade alla Rai anticipa sempre quello che accade nel paese. Resistiamo cari colleghi e grazie per lo sciopero di ieri, un giusto atto di coraggio in difesa dei cittadini.
Barbara Scaramucci da
7 Maggio 2024