BASTAVANO LE SCUSE…

DA REDAZIONE

REDAZIONE

 

Sarebbe bastato chiedere scusa per i 16 minuti di ritardo.

Invece Enrico Mentana ha deciso di lanciarsi in una intemerata incomprensibile – almeno a un occhio disattento – contro Lilli Gruber, le cui parole sono state addirittura definite “sgradevoli” e “offensive”, e contro la rete, sostanzialmente minacciata di “conclusioni e dirette conseguenze” se non avesse preso posizione.

Uno sfogo passivo-aggressivo tipico dell’uomo e maschio di potere che, invece di chiedere scusa per uno sgarbo palese, si offende e si indigna se una donna, di altrettanto potere, glielo fa notare in modo chiaro ed esplicito.

È finita con un comunicato abbastanza democristiano dell’azienda, col plauso di Mentana, trattato come un bambino viziato da accondiscendere (ma senza risparmiarli una neanche tanto velata frecciata).

Sembra surreale che da 36 ore il mondo del giornalismo si è fermato a parlare di questa polemicuccia di bottega, e infatti Lilli Gruber da gran signora qual è si è guardata dal rispondere oltre.

Eppure, a leggere tra le righe, racconta moltissimo non solo delle trattative di tv-mercato ormai nel vivo, ma anche della concezione del potere che hanno certi (auto)eletti a semidei della politica e dell’informazione. Che puntano i piedi quando qualcuno (o, peggio, qualcuna) non si piega, e neanche si rendono conto di aver fatto solo una brutta figura.

Articolo dalla redazione

REDAZIONE

8 Maggio 2024