DI CLAUDIO KHALED SER
L’esercizio della Democrazia in questo Paese diventa ogni giorno più difficile.
Si stravolge perfino il vocabolario pur di mettersi dalla parte della ragione.
Bisogna chiarire, anche se é deludente farlo, che la CENSURA viene esercitata dal Potere, che zittisce la voce del Popolo quando dissente dalla sua.
Ma se é il Popolo che grida contro il Potere, si deve parlare di CONTESTAZIONE e non di censura.
Coloro che ieri hanno protestato sonoramente contro la Roccella, NON hanno censurato le sue squallide idee politiche ma semplicemente le hanno CONTESTATE.
Con pieno Diritto.
Il vittimismo del Potere che strilla sulla presunta offesa alla Libertà di parola é semplicemente ridicolo oltre che ignorante.
Ed é avvilente che anche il Presidente della Repubblica si schieri contro la contestazione, allineandosi alle invettive del governo destrorso malato d’arroganza e vittimismo.
E’ sempre più il “Paese dei Vannacci” dove le teorie più scellerate hanno diritto d’espressione e di parola, comprese quelle “prolife” della Roccella, mentre le grida di dissenso del Popolo vengono marchiate come “intolleranti” e la contestazione definita dalla meloni, “ignobile”.
Da quando abbiamo l’obbligo di essere d’accordo ?
Fate pace col cervello cari “don Rodrigo” della politica nostrana.
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Claudio Khaled Ser