“FRATELLI SERPENTI”

DI PIERO GURRIERI

REDAZIONE

 

È riuscito a farne tre in meno di una settimana, Francesco Lollobrigida.
Prima, il giorno dopo l’arresto di Toti, prendendosela con i magistrati. L’altro ieri, riuscendo nell’impresa di dire in parlamento, rivolgendosi a un deputato del nord, che “Per fortuna la siccità quest’anno ha colpito molto più il Sud, in particolare la Sicilia, e per fortuna molto meno i posti da cui lei proviene”. E infine, ieri sera, cilegina sulla torta, con il Presidente della Repubblica che, caso più unico che raro, ha bocciato, per gravi limiti tecnici, il “ddl Agricoltura” da lui proposto.
Se Lollobridida fosse l’Ad di un’impresa privata, sarebbe stato licenziato per inettitudine assoluta, e citato in giudizio per danni di immagine al proprio datore di lavoro.
Ma lui è ben solido sulla poltrona di ministro dell’Agricoltura, perchè non sta lì per meriti propri, ma perchè è, semplicemente, il cognato di Giorgia, e si può permettere di tutto. Perfino di umiliare tutti gli agricoltori del Sud e della Sicilia, molti dei quali si spaccano la schiena tutto il giorno nelle serre e in campo aperto, e contribuiscono alla ricchezza di tutto il paese, anche se ad essi nessuno ha mai regalato nulla.
Sapete cosa più mi impressiona di Lollobrigida, come anche di tal Donzelli che infuria in TV ogni mattina, e di tutta la truppa di FdI? Più che i loro errori – che se non fossero tragici, sarebbero ridicoli – la loro arroganza e l’incapacità di chiedere scusa. Tanto che questo signore ieri, dopo aver preteso dagli stenografi del Parlamento che quel suo “per fortuna” diventasse “purtroppo” (come se uno dicesse “nero” e pretendesse che tutti sentano “bianco”), se l’è alla fine presa con gli “sciacalli prestati alla politica” che hanno “interpretato male” le sue parole.
Non sapendo, forse, che le abbiamo sentite tutti e quindi non siamo affatto noi a essere sciacalli.
Dato però che lui ci considera tali, io da oggi chiamerò lui e i suoi, che amano così tanto la mia Sicilia e il Sud, in un altro modo.
Li chiamerò così: Fratelli Serpenti.
Si dimetta subito, Lollobrigida.
E non le dico di andarsene a zappare, perchè zappare è un onore che lei non merita.
Non un solo voto a costoro.
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Piero Gurrieri tra la gente