Il Dottor Stranamore

DI MARIO PIAZZA

Mario Piazza

 

Non ho certo la velleità di cambiare le intenzioni di voto di chi mi legge e quindi mi accontento di suggerire uno spunto di riflessione che dovrebbe interessare tutti, sinistri, destri, centristi e astensionisti.
Possiamo pensarla come ci pare su ognuna delle questioni italiche che affollano questa insopportabile campagna elettorale ma se “nessun uomo è un’isola” come diceva John Donne esattamente 400 anni fa tantomeno possono essere isole le nazioni del mondo strettamente interconnesse su ogni piano delle loro esistenze, primo tra tutti quello militare.
Mentre noi zuzzurelloni ci accapigliamo sulle carriere dei magistrati, sul limite dei 30 all’ora e sui tramezzi abusivi, il mondo in cui viviamo viene inesorabilmente trascinato verso una catastrofe nucleare da un numero crescente di “dottor Stranamore” che non vedono l’ora di cominciare, e non lo fanno per difendere l’Ucraina di cui non importa una mazza a nessuno. Lo fanno per il proprio interesse politico ed economico se non addirittura per guadagnare una manciata di luridi voti nei rispettivi paesi.
Non possiamo farci nulla. Verrà presto il momento in cui per battere Putin non rimarrà che l’arma finale o in cui Putin passerà dagli avvertimenti all’azione e sarà la fine del mondo per come lo abbiamo conosciuto. Che almeno ci rimanga la magra consolazione di non aver dato il nostro voto a chi, in un modo o nell’altro, ha partecipato a questa criminale pazzia.
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Mario Piazza