La sovranità

DI CLAUDIO KHALED SER

 

Le isteriche reazioni, sia pro che contro Mattarella, nascono da questo passaggio del suo discorso :
“L’Unione europea nata per l’iniziativa dei popoli liberi del continente la cui SOVRANITA’ STA PER ESSERE CONSACRATA dalle elezioni del Parlamento europeo.”
Ci troviamo di fronte al solito “Don’t ask, don’t tell” (non chiedere, non dire) tanto caro all’ipocrisia delle forze armate americane.
Che l’Europa sia troppo spesso “sovrana” é un dato di fatto, ma dirlo suscita pruriti nazionalisti, soprattutto in coloro che oggi difendono l’onore e la sovranità della Nazione dopo averla presa a calci in culo per decenni.
E’ ridicolo che sia proprio la lega padana, da sempre nemica dell’unità e favorevole a tagliuzzare l’ Italia, a difendere la “sovranità” del Paese.
Mattarella nel suo discorso credo che abbia voluto ribadire che l’unità dei Paesi europei é fondamentale per la coesione tra i Popoli e che la politica dei “cani sciolti” oltre ad essere disgregante é assolutamente inutile e improduttiva.
Certo, tutti noi vorremmo un’Europa più presente, più attenta alle esigenze dei singoli Paesi, ma l’unità é (talvolta) anche saper accettare il bene comune sacrificando un po’ del proprio.
L’Europa vive ed agisce, con dei compromessi che sono necessari e che fanno sempre parte di quel disegno finale che é appunto l’unità.
Si puo’ fare meglio?
Certamente, ma rinnegare la forza di una Europa unita e solidale é da fuori di testa.
Che piaccia o no, l’Europa in questo senso dev’essere “sovrana” in modo da poter gestire tutte le rivendicazioni nazionali, assumendo delle decisioni che devono essere accettate da tutti i Paesi membri.
Ma che un gruppetto di legaioli comprenda il valore dell’unità europea, é come chiedere ad un analfabeta di commentare la Divina Commedia.
Davvero siamo qui a prendere sul serio l’ennesima cavolata che dicono questi quattro ipocriti?
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Claudio Khaled Ser
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