Il G7 dal punto di vista del Washington Post e del New York Times

Come sapete un topo da biblioteca non si accontenta della stampa nazionale, ha necessità di leggere notizie da tutto il mondo o globo terracqueo. Non poteva sfuggirmi dunque l’articolo che Washington Post e New York Times hanno dedicato al G7 e ve lo dico subito, la lettura mi ha elettrizzato. Non ci credete? Allora preparatevi.

Finiti i tempi di temi politici interessanti, offrire ai lettori un pezzo di politica internazionale privo di politica internazionale è la soluzione.

Il W. Post si è concentrato su dettagli architettonici e gossip: oggi per esempio gli americani finalmente sanno che a Borgo Egnazia, sede dell’ultimo G7, dove sotto un arco dirimpetto a uliveti famosi la premier Meloni ha atteso i leader delle ricche democrazie occidentali (Italia compresa?), si sono sposati Justin Timberlake e Jessica Biel. Ma ancora più importante è che il finto borgo medioevale abbia ospitato anche Madonna e Beckam.

Ho appreso inoltre che Borgo Egnazia è costruito in pietra leccese, una pietra calcarea unica, chiamata il “marmo dei poveri”, che gli conferisce lo stesso riflesso dorato e crema del centro barocco della vicina Lecce. E ciò si innesta perfettamente col tema della guerra in Ucraina e i nuovi pacchetti di finanziamenti a Kiev.

Attenzione: non sappiamo se definire la strage di palestinesi in atto genocidio ma siamo certi che Borgo Egnazia non è una città medioevale perché è stato costruito nel 2010 e c’è anche un campo da golf a 18 buche con l’Adriatico d’avanti.

A partire da 1.230 € a notte potrete prenotare una doppia “superior”, vi interessa?!… E questo è quanto il W. Post scrive sul G7. Ma niente paura, il NYTimes ha fatto di meglio perché entra nel cuore del problema politico internazionale: “Il Gruppo dei 7 riunisce i principali paesi industrializzati, ma i suoi leader sono politicamente deboli e l’Ucraina e Gaza rimangono irrisolte.” Straordinario poter trovare la soluzione del problema di Gaza senza neanche l’ombra di rappresentanti israeliani e palestinesi al tavolo su cui discutere la soluzione di una guerra che coinvolge israeliani e palestinesi.

E niente, è tutto fantastico.