Cenerentola o Wanna Marchi?

DI CLAUDIO KHALED SER

 

Quintali d’incenso bruciati per osannare i “grandi 7” della terra e affermare che Cenerentola é diventata (a suo dire) principessa di questo sballato reame.
Forse sarebbe il caso di narrare diversamente una favola che suona più come bugia che come fiaba.
Spesso si dice che i vari G7 non sono altro che inutili passerelle il cui unico scopo è quello di testimoniare l’esistenza in vita del potere occidentale.
Che poi siano ridicole è ovvio visto la natura degradata di tale potere: girano centinaia di foto di scena che paiono tratte da numeri d’avanspettacolo.
Tuttavia da qualche tempo la futile kermesse è cambiata, si è trasformata in qualcosa d’altro, in una commedia dell’assurdo il cui scopo è quello di dichiarare guerra alla realtà stessa.
Leader al tramonto che recitano un kabuki, tutti aggrappati a un leader con pannolone che fa dire e fare ai suoi burattini cose assurde per tentare di essere rieletto e comunque per asserire la legge del più forte e del più assetato di sangue.
Queste immagini del padrone incontinente con cagnolini faranno ridere le prossime generazioni, ma fanno piangere quelle ancora in vita perché nel disperato tentativo di negare la sconfitta subita, aumentano sempre la posta pur avendo in mano una scala fallita: così incredibilmente tutti hanno abbaiato (qualcuno che conosciamo persino miagolato) alla trovata di Biden di dire che la guerra in Ucraina può ancora essere vinta.
È del tutto evidente dai numeri stessi che gli Stati Uniti e tanto meno l’Europa sono in grado di fornire i sistemi d’arma di difesa aerea, artiglieria e corazzati di cui l’Ucraina sostiene di aver bisogno per fermare i russi.
Ma se anche si potessero fornire realmente quelle armi, l’Ucraina non ha più gli uomini necessari, né la capacità di addestrare un esercito in grado di fermare le truppe di Mosca.
Le notizie dal campo di battaglia diventano ogni giorno più terribili: la Russia sta metodicamente distruggendo le forze di Kiev, la residua capacità industriale e le reti elettriche, impedendo di fare qualcosa di significativo, a parte dedicarsi al terrorismo sui civili, per alimentare la narrazione.
Un esempio rilevante di tutto questo è che sono stati promessi a Kiev una sessantina di F16, mentre solo 12 piloti ucraini sono stati addestrati al loro uso. E sono stati formati negli Usa dove nessun pilota ha mai avuto esperienza di combattimento se non negli studi di Hollywood.
E tuttavia questo sinedrio di malaccorti va avanti con il suo degradante teatrino, poi in separata sede agisce diversamente.
Proprio ieri Germania e Polonia hanno dichiarato che non daranno all’Ucraina nessuno dei loro sistemi di difesa aerea Patriot.
E gli Stati Uniti non hanno scorte in magazzino da poter spedire a Kiev.
L’unica cosa che possono inviare all’Ucraina sono più soldi, il che immagino vada bene per Zelensky e la sua banda di truffatori.
Ruberanno quello che possono prima che tutta questa farsa chiuda i battenti.
Ma come tutti gli spettacoli, la commedia va in tour.
Ricomincia dalla Svizzera per quella farsa chiamata ” riunione sulla pace” durante la quale l’accattone chiederà più soldi e più armi.
La Russia le sue condizioni per una “pace subito” le ha inviate.
Discutibili ? Forse, ma se non altro se ne può discutere.
Invece viene sbeffeggiata da questo comico travestito da leader che intende spedire al massacro qualche altro migliaio di ucraini per salvare l’insalvabile.
Anche qui si consumeranno quintali d’incenso per coprire la puzza della decomposizione di un regime-zombie.
Ovviamente a questo ballo, la cenerentola nostrana mostrerà la sua scarpina di piombo nel patetico tentativo d’essere principessa ed uscire dallo scomodo vestito di Wanna Marchi.
S’applaude da sola in un delirio d’onnipotenza che andrebbe studiato in psichiatria.
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Claudio Khaled Ser