Al mercato della morte

DI ORSO GRIGIO

REDAZIONE

 

Che la nostra sia una Repubblica a sovranità vaticana non lo scopro certo io adesso, ma nella “cancellazione” dell’aborto dalle conclusioni del summit del G7 non c’è solo una riverenza nei confronti del Papa, povera animella.
C’è molto di peggio.
C’è la volontà, nemmeno tanto nascosta, di cancellare quella legge e tornare alle tragedie di prima. E fa parte di un progetto più ampio di smantellare anche gli altri pochi diritti civili che siamo riusciti a strappare nel corso dei secoli, oltre che naturalmente smembrare totalmente lo stato sociale e sbattersene i coglioni degli ultimi e dei loro bisogni.
Una donna contro l’aborto. Sembrerebbe impossibile, eh?
Eppure, proprio perché donna, almeno secondo i rilievi dell’anagrafe, dovrebbe averla quella sensibilità, dovrebbe conoscerlo, quel dolore, e la solitudine che si prova, l’umiliazione, quella paura.
Dovrebbe conoscerli.
E invece.
Ci sono donne, o almeno anche loro presunte tali, che quelle sensibilità non ce l’hanno e nemmeno provano ad averle o cercano almeno di capire, e sono loro le peggiori nemiche delle altre donne.
Ma questa è un’altra storia.
Perciò nessun riguardo verso il Papa, quella era solo una scusa.
E nessun riguardo nemmeno a proposito di guerra, visto che i capodiavioli riuniti hanno deciso l’ennesimo finanziamento all’attorucolo proprio sotto il suo naso. Eppure Bergoglio è da sempre l’unico che si batte contro questa sciagura immane, ma Giorgia se ne è sbattuta le ovaie e gli altri le palle, Biden compreso, anche se impegnato com’era a cacciare farfalle non si dev’essere nemmeno accorto di niente.
A proposito, Giorgia, la prossima volta invece che tentare di farlo rinsavire, che tanto è inutile, mettigli in mano un retino e in testa un cappellaccio di paglia che almeno fa tenerezza.
Non mi stancherò mai di dirlo perché è emblematico dei tempi che viviamo e del nostro stato catatonico di semi-incoscienza: più di trecento milioni di esseri umani e dovranno scegliere l’uomo più importante del mondo, che se scorreggia in favore di vento ci spiana tutti, fra uno stordito e uno psicopatico.
Quindi al querulo questuante sono stati donati altri cinquanta miliardi.
Come rifornire di droga un tossico.
E quanti morti si fanno con cinquanta miliardi? Ci deve essere una relazione statistica fra i soldi impiegati in armamenti di guerra e i ragazzi che ci muoiono dentro, tipo ogni miliardo di dollari fa 764 morti. Secondo me la Ghisleri lo sa. Sarebbe interessante saperlo anche noi, anche se non fregherebbe un cacchio a nessuno.
Sì, perché quei ragazzi sono solo esimi dopo enne zeri. Che abbiano una vita, affetti, amori, sogni, talenti, non importa una sega a nessuno. La loro perdita è il danno collaterale nel raggiungimento di un obiettivo che della loro vita se ne sbatte i coglioni, che non è certo la pace, e nemmeno la libertà. Alla fine non ci saranno eroi, non ci saranno epiche da narrare, non resterà nemmeno un ricordo di quelle vite, se non in chi ne faceva parte.
Quei ragazzi sono solo carne da macello, strumenti per aumentare il fatturato di chi costruisce morte e titillare eterni sollazzi imperialistici.
E di chi, egregi ospiti di questa Casa di Riposo delle Illusioni Perdute?
Russia, America, Birmania del Sud, Nuova Caledonia Laterale?
Prima della caduta del muro di Berlino, evento che per certi versi si è rivelato catastrofico, la Nato comprendeva più o meno la metà dei paesi che comprende oggi. E l’espansione è avvenuta verso Est, costringendo all’angolo la Russia. Ciliegina sulla torta sarebbe adesso qualche missile piazzato proprio sotto il culo di Putin, in territorio ucraino. Progetto in realtà in atto da anni e realizzato mettendo su questo ignobile teatrino dove il cattivo apparisse solo Putin e loro quelli buoni, come sempre.
La marionetta che serviva per la parte del protagonista era già in scena. Non è servito nemmeno il casting.
Quindi qual è il paese imperialista, considerando che America e Nato sono sinonimi?
Ognuno si faccia la sua idea.
Io non sono certo Barbero, sono ignorante e non ho certo la pretesa di riscrivere la storia, ma fare parte di un’Alleanza come la Nato non vuol dire esserne schiavi e subire qualsiasi porcata venga decisa perché al padrone gli gira così.
E invece l’Europa intera, l’inutile Europa così sensibile verso gli interessi di banche e poteri forti e così poco verso la sua vera identità e i bisogni delle persone, ha deciso che in questo dramma la scelta migliore fosse quella di non fare niente per impedirlo o almeno di fermarlo, e assecondare invece supinamente qualsiasi volontà americana, come se fosse una loro filiale distaccata.
E l’Italia, la più serva fra i servi, non ha mai avuto un dubbio sull’appecoronarsi senza un fiato su questa politica sciagurata.
Del resto “io sono Giorgia, sono una donna, sono una madre, sono italiana, sono cristiana, sono quella stro*za della Meloni”, la stessa che “la pacchia sarebbe finita”, ormai così a suo agio in quei salotti arredati a pavidità e ipocrisia, come potrebbe rinunciare alla sua vera natura un po’ fascista e alle sue ridicole pantomime con Nostra Signora della Permanente, o a certe pagliacciate come quella in foto con un altro fenomeno guerrafondaio come lei.
Lo so che è molto più complicato di così, ma prima di essere così infallibili su chi siano i buoni e chi i cattivi, rincoglioniti dalla narrazione del Pensiero Unico, fatevi almeno qualche domanda.
E a chi mi riterrà, oltre che putiniano, perfino salviniano, dico che non sono io a pensarla come lui, ma esattamente il contrario perché io queste idee le ho sempre avute e non le cambio alla bisogna, come fossero un paio di scarpe, per raccattare due voti di merda o il consenso di qualcuno.
Lui è l’orologio rotto.
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Orso Grigio