Body shaming

DI MARIO PIAZZA

Mario Piazza

 

Come tutti ho sogghignato guardando lo scatto della faccia della Meloni simile a un Muppet riuscito maluccio e quell’altro a figura intera dove sembra essersi vestita al buio con un pantalone rosa di tre taglie più grande.
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Si chiama “body shaming” ed è una brutta cosa ma non è questo a preoccuparmi, da quell’estremista che sono credo che ogni mezzo sia legittimo per colpire chi da una posizione di grande potere ricorre a qualsiasi bassezza per infierire su gente indifesa che ha l’unico torto di non incontrare i suoi gusti o di non essere utile per i suoi piani.
Mi preoccupa invece l’effetto reale di quelle foto appena superato il breve momento dell’ilarità. Temo che chi alla Meloni si oppone senza troppa convinzione possa non solo essere distratto dai veri contenuti negativi del personaggio ma anche, se donna, provare un moto di solidarietà femminile verso chi non la merita e non perde occasione per sputarci sopra.
Chi vogliamo colpire con queste goliardate ha già dimostrato di essere scaltra e abile e di saper usare a proprio vantaggio le descrizioni di cesso a pedali che abbondano in rete, servirà molto più della famosa risata per seppellirla.
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Mario Piazza