DI ALFREDO FACCHINI
7 “sedicenti leaders” che si autodefiniscono “grandi”, riuniti in un resort per ricchi scemi da 20.000 euro a notte, si son fatti spillare altri 50 miliardi da un cocainomane perso, che sta portando al macello un’altra generazione di ucraini.
Lo sanno tutti che la guerra è già persa.
Attualmente tutti i maschi di età compresa tra i 18 e i 60 anni sono arruolabili, secondo l’ultimo decreto presidenziale, ma i centri di reclutamento hanno fatto sapere che circa 94.500 uomini recentemente non hanno riposto alla chiamata.
Inoltre, l’obiezione di coscienza non è più contemplata in Ucraina.
Per tentare di tamponare questa emorragia, il ministero degli Esteri ha disposto che i consolati esteri ucraini nei paesi europei non forniscano più alcun servizio ai cittadini ucraini espatriati in età di coscrizione.
Si stima che siano 860.000 gli uomini adulti ucraini che si trovano all’estero, di cui 650.000 in età militare. Ora molti di loro rischiano di perdere la cittadinanza ucraina.
Siamo di fronte al più grande fenomeno di renitenza alla leva registrato in Europa dopo la Seconda guerra mondiale.
Ma per i 7 “sedicenti grandi” si deve combattere fino all’ultimo ucraino.
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Alfredo Facchini
