No, il mare non bagna Napoli-est

DI FRANCESCO MARANTA

 

Purtroppo, è ancora così e per precise responsabilità politiche e affaristiche. Nonostante battage pubblicitario in favore di un’amministrazione inerme, le spiagge e i tratti di mare sia ad est che ad ovest restano profondamente inquinati da oltre cento anni dei reflui e dei rifiuti industriali sversati illegalmente e dall’assenza per tanti decenni della depurazione dei corsi d’acqua avvelenati e delle acque nere dell’immensa urbanizzazione napoletana.

Basta andare sul tratto di mare per vedere come sia falso e pericoloso affermare, da parte del comune, che quel piccolo tratto di mare accanto a Pietrarsa sia diventato balneabile, nel giro di di poche settimane, solo perché non sono rilevabili gli agenti inquinanti. Poche centinaia di metri di un litorale che resta interdetto.

I prelievi dell’Arpac espongono una popolazione, giustamente desiderosa di riacquisire un mare balneabile e gratuito, a gravi rischi per la salute. Nelle immagini di una disgustosa propaganda si vedono centinaia di bambini a contatto con acque e sabbia mai bonificati, se non superficialmente quando gli agenti patogeni sono penetrati per decenni nel sottosuolo e nei fondali marini.

Rivendichiamo da anni la restituzione della costa al popolo di San Giovanni, i fondi mai adeguati sono stati spesi? L’abusivismo che impedisce le antiche vie di accesso al mare non viene rimosso.
La Corradini è un cumulo di macerie. Per molti decenni si è detto che la Corradini sarebbe diventato un sito di archeologia industriale, macché solo topi e cani randagi.

Quelle attività produttive, come l’industria conserviera e petrolifera (oggi per gran parte dismessa) dopo aver sfruttato e fatto ammalare lavoratrici e lavoratori continuano ad inquinare questo stupendo litorale. Gli arenili mai bonificati, i “fiumi” di scarichi fecali, sono 8, di cui due di grossa portata. Scarichi fognari che da oltre 100 anni si riversano su quel litorale.

Questo disastro, questo crimine andrebbe perseguito anche con un indagine da parte della procura per individuare e punire gli inquinatori, ma anche i rappresentanti delle istituzioni che sapevano del degrado e niente hanno fatto per salvare la popolazione da agenti di elevata tossicità.

Non ci resta che continuare la nostra lunghissima lotta nella speranza che la Regione Campania e il Governo nazionale riportino Napoli est agli antichi splendori.

.

Francesco Maranta,

Portavoce Nazionale Forum e Salute