DI PIERLUIGI FERDINANDO PENNATI
Mentre viene distolta l’attenzione dalle fake news dei giornali italiani per eleggere i guerrafondai al parlamento europeo, si sta evidenziando sempre più quanto conti Giorgia nostra in Europa a dispetto della propaganda nazionale.
.


.
Scrive ieri Politico circa i negoziati in corso per le presidenze e le poltrone europee: “La Meloni, che è stata uno dei pochi leader a uscire dalle elezioni europee con una vittoria elettorale, è stata scontenta dei tentativi degli altri leader dell’UE di escluderla dai negoziati.”
Il primo ministro italiano “ha contestato il tipo di approccio alla discussione”, ha detto un funzionario a conoscenza della discussione. È partita “dal presupposto che l’incontro informale di oggi avrebbe dovuto rappresentare il momento in cui discutere cosa fare alla luce dei segnali delle elezioni europee e poi, da quel punto di partenza, avviare la discussione sui nomi per le cariche più alte, e non viceversa”.
Eccola lì Giorgia nostra, quella che organizza e conduce i G7 come fosse la presidente (ops! “Il” presidente) del mondo intero, quella che chiama Biden per nome e sfoggia aerei e navi (ah, no, le navi no perché all’ultimo momento si era scoperto essere tutte vecchie e malandate), quella che finanzia riccamente gli eserciti a discapito degli ospedali perché meglio malati e sicuri (ma anche sicuramente malati) che sani ed indifesi…
Eccola lì, vince le elezioni in Italia, seppur perdendo quasi un milione di voti, ed in Europa non se la fila nessuno…
Com’era quello slogan?
Ah, ecco: “Con Giorgia, l’Italia cambia l’Europa”, ma fino ad ora è stata solo l’Europa a cambiare l’Italia…
Promesse, promesse, ma anche tanti boccaloni.