Homo homini lupus

DI MARIO PIAZZA

Mario Piazza

 

L’uomo è un lupo per l’uomo. Immaginare il lupo come un animale crudele è una stupidaggine letteraria di altri tempi che fa a cazzotti con le più elementari nozioni di zoologia, ma non è di questo che voglio parlare.
Voglio parlare invece di Satnam Singh, il bracciante agricolo irregolare a cui un macchinario ha strappato un braccio e un datore di lavoro ha strappato l’anima scaricandolo come una bestia moribonda davanti a casa sua con accanto il suo arto poggiato su una cassetta per gli ortaggi.
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Se fosse la scena di un film splatter di Romero davanti a un simile orrore gireremmo la testa dall’altra parte o forse, consapevoli della finzione scenica, ci divertirebbe guardare l’iperrealismo degli effetti speciali. E invece gli “effetti speciali” di questa mostruosa realtà li vediamo tutti i giorni sui banconi dei nostri supermercati sotto forma di cespi di lattuga, mazzetti di ravanelli e cestini di fragole e ci lasciano del tutto indifferenti proprio come ci lasciano indifferenti quei puntini colorati che dal fresco della nostra auto vediamo disseminati nelle campagne sotto il sole cocente.
Sono centinaia di migliaia i Satnam Singh che tengono in piedi l’agricoltura nazionale e crepano a dozzine nel silenzio non per farci risparmiare qualche euro al supermercato ma per arricchire i loro aguzzini, in molti casi gli stessi proprietari terrieri che abbiamo visto piagnucolare alla guida dei loro fiammanti trattori per ribellarsi alle leggi europee.
E nessuno fa niente per fermare questa mostruosa illegalità sotto gli occhi di tutti, qualche ispezione e qualche multarella per salvare la faccia e poi avanti con la solidarietà agli schiavisti, perché loro votano e i loro schiavi invece no.
No, decisamente non siamo lupi. I lupi mangiano le loro prede per sopravvivere, non le buttano per strada come sacchi di immondizie.
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Post Scriptum: Voglio usare questo post anche per stringere idealmente la mano ad Enrico Mentana per aver messo ieri sera, lui solo tra i direttori dei TG, la morte del bracciante indiano come notizia d’apertura nello sforzo di restituire a Satnam Singh quel briciolo di dignità che da vivo tutti noi gli avevamo tolto. Bravo Chicco, e grazie.
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Mario Piazza