Secondo Meloni nulla accadde, ma…

DI GIANCARLO SELMI

Giancarlo Selmi

 

Secondo la “presidento” nulla accadde.
Tutto va bene, madama la marchesa, in casa loro.
Tutto va male, signor marchese, in casa d’altri. Ormai ci siamo abituati. E poi la costante di tutti i suoi discorsi, faccine comprese: il vittimismo. Ma no, signora presidento, non è stato un pareggio, è stata una sonora sconfitta con calci nel didietro compresi. 6 capoluoghi di regione persi, cappotto, “rien ne va plus”, prendi i ferri e chiudi la bottega.
Hanno perso 3 città importanti che governavano: Cagliari, Perugia e Potenza. E le hanno perse male. Ne hanno perse decine altre, vincendo solo in poche realtà. Ma il dato più importante è questo: mancano all’appello, e l’astensionismo c’entra poco, qualche centinaio di migliaia di voti. Soprattutto al sud. Sì perché qualche babbione che ha creduto nelle fandonie diffuse a gogò, si è accorto che, appunto, fandonie fossero. Quindi… E, stavolta, le marchette non hanno funzionato.
C’è solo una verità: in quasi due anni hanno fatto gli interessi di una minoranza dei cittadini, avvantaggiando i loro amici. E parenti. E questo gli italiani cominciano a capirlo. In un paese che soffre ed è avviato a maggiore sofferenza, si è parlato solo di farine di grillo, di rave party, di come proteggere i balneari, di condoni agli evasori, di separazione di carriere nella magistratura. Non ultime le scriteriate riforme sulla autonomia differenziata e sul cosiddetto premierato. Che verranno accompagnate da quella sulla giustizia. Vero e proprio liberi tutti rivolto ai corrotti.
Tutto finanziato tagliando fondi alla protezione sociale, al welfare. Alla scuola, alla sanità, ai disabili, alle persone in povertà. Avviando la più grande, nella storia italica, operazione di transumanza di risorse, dalle tasche dei poveri a quelle dei già ricchi.
Il viaggio di nozze è finito. Comincia la dura realtà. Comincia il declino. Faranno di tutto per distruggere ciò che ancora resiste. Ma la resistenza che troveranno si moltiplicherà. Sempre più forte.
E noi saremo lì, aspettando l’alba di quel giorno in cui ritorneranno a essere underdog, ritorneranno al posto che a loro compete, quello assegnato loro dalla storia.
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Giancarlo Selmi