“Regà, arzateve”. Questa, oggi, è l’Italia

DI SALVATORE GRANATA

 

Chi li ha votati forse non si rende conto.
Lasciamo perdere i collusi o chi ha interessi di bottega nel sostenere Meloni, Salvini e Tajani.
Ma chi dà un voto d’opinione al centrodestra deve svegliarsi dal coma volontario e dall’ignoranza in cui è sprofondato.
Deve capire, comprendere, comparare, analizzare.
Come? Ad esempio con questo breve ma significativo episodio che adesso vi racconterò.
Dunque. Alla vigilia del Consiglio europeo del 27 e 28 giugno, Meloni è stata a Montecitorio per le consuete comunicazioni ai parlamentari.
La presidente del Consiglio, circondata dai ministri del suo governo, mentre trattava la questione migratoria e il caporalato, ha deciso (strategicamente) di ricordare Satnam Singh, il bracciante lasciato morire in provincia di Latina in condizioni disumane.
Per meloni, nemmeno il tempo di finire il periodo di cordoglio (“Un episodio di cronaca che mi ha lasciato esterrefatta…”) che l’emiciclo si è alzato in piedi per omaggiare il 31enne proveniente dall’India. Tra gli applausi, la premier, imbarazzata, si è rivolta a Tajani e Salvini con un’esortazione in romanesco:
“Regà, arzateve pure voi” (perché tutti gli altri deputati nel frattempo si erano alzati ad applaudire).
Peccato che questa frase non è sfuggita al microfono, così come è stata captata la voce del titolare della Farnesina che ha ricordato alla presidente del Consiglio di aver chiesto “i visti della famiglia”.
Meloni non capendo, gli ha risposto con un forbito “Eh?”. Poi, dopo che Tajani ha ripetuto il messaggio, la presidente lo ha licenziato con un “bravo”.
Ci sarebbe da ridere, ma questo episodio all’apparenza buffo, banale, farsesco, è esemplare di ciò che avviene quotidianamente in politica.
La falsità e gli slogan forzati di facciata per rimanere “umani” agli occhi del popolo e della stampa.
E un contentino alla famiglia di un povero e disgraziato lavoratore, liquidata con “un visto”.
Siamo difronte a un governo che riesce a rovinare qualsiasi cosa, anche il ricordo di Satnam, di un lavoratore sfruttato, con Meloni che deve ricordare ai due gentiluomini al suo fianco, ai quali palesemente non gliene frega un cacchio, di alzarsi con un raffinato: “Regà, arzateve”.
Insomma, non sanno nemmeno recitare.
Del resto…Cutro docet.
Questa è l’Italia odierna.
Questa è la politica che domina nel nostro Paese.
Questo è il livello di veridicità e umanità che mostrano i nostri governanti.
Amen.
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Salvatore Granata