DI PIERO GURRIERI
Due brave ragazze, ottime frequentazioni a cominciare dalla presidente del Consiglio, solo con il vizietto della politica. E pure dell’antisemitismo.
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Si è interrotta, per il momento, la parabola di Flaminia Pace ed Elisa Segnini, le due dirigenti di Gioventù nazionale di cui ha ampiamente parlato Fanpage.
La prima, in foto con Meloni, il Il 21 giugno ha lasciato l’incarico nel Consiglio nazionale dei giovani, organo consultivo della presidenza del Consiglio. Era riuscita a ridere perfino della senatrice di FdI, di origini ebraiche, Ester Mieli: “La cosa più bella è stata ieri a prendersi per il c… per le svastiche e poi io che avevo fatto il comunicato stampa di solidarietà a Ester Mieli…”
Elisa Segnini, capo segreteria di Ylenja Lucaselli, capogruppo FdI in commissione Bilancio della Camera, non era certo da meno. Si proclamava “razzista e fascista” e riguardo alla Salis “Io vado a Budapest e dico a Orban che deve marcire in galera con i topi e i ratti che le mangiano i piedi”.
Troppo, anche per stomaci forti, ma per la cronaca, Pace è ancora iscritta a Gioventù nazionale e a FdI, la sorridente Meloni non parla, al contrario di Ignazio La Russa.
Che invece, sarebbe molto più coerente a difenderle.
Perchè se uno si tiene in studio i busti di Mussolini e ne è pure orgoglioso al punto di sbandierarlo a ogni piè sospinto, non può poi sorprendersi di nulla, sarebbe come se un padre facesse collezione delle immagini di Gambadilegno, per poi meravigliarsi di ritrovarsi a casa un figlio ladro. Si chiama effetto emulazione, o dei cattivi maestri. Per questo sono più responsabili di loro, e sarebbero loro a doversi dimettere per primi.
Ed è anche, soprattutto, del torbido che state inculcando a piene mani ai giovani che dovrete rispondere alla storia.
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Piero Gurrieri tra la gente
