La Libertà questa sconosciuta

DI CLAUDIO KHALED SER

 

La “LIBERTA'” di parola e di pensiero é, in molti Paesi, qualcosa di opinabile, soggetta alle regole dell’informazione stabilita dai centri di potere.
Pertanto la “VERITA'” se ritenuta scomoda, viene censurata.
Passa solo quel che fa comodo al convento.
Gli States, da sempre, impongono ai media di raccontare le verità di comodo, ma molto spesso, giornali maleducati ignorano queste raccomandazioni e disubbidiscono.
Come porvi rimedio ?
Semplice, si proibisce la notizia, in modo che essa non possa prestarsi a danneggiare il potere.
Sarò più chiaro.
Il Congresso americano ha approvato con 269 si e 144 no un’iniziativa di legge bipartisan per aggiungere un emendamento alla legge di finanziamento del Dipartimento di Stato che impone alla stampa, di non usare le statistiche che ad oggi parlano di quasi 40mila morti a Gaza nel conflitto in corso.
Ai 207 deputati del Partito Repubblicano si sono aggiunti ben 62 membri del Partito Democratico nell’approvazione della legge, a testimonianza del vecchio detto popolare “che sono tutti uguali”.
Il sottotesto della dichiarazione è chiaro: non vanno citati i dati di Gaza perché ritenuti falsi e non attendibili.
E, dunque, potenzialmente in grado di mettere in cattiva luce l’operazione israeliana, tesa ad annientare i “terroristi di Hamas”.
Il massacro NON potrà più essere documentato perché spingerebbe l’opinione pubblica a farsi una “cattiva idea” degli ebrei e susciterebbe compassione verso quei “bastardi” di palestinesi che osano opporsi al regime della stella di David.
Da oggi, nella più amata “democrazia” del mondo, sarà vietato anche parlare di infrastrutture mediche decimate, degli operatori sanitari uccisi e delle migliaia di persone che si teme siano intrappolate sotto le macerie di Gaza.
Guai a chi osa sottolineare che, di quei 40 mila, il 38% sono bambini al di sotto dei 10 anni.
I bambini palestinesi sono solo “piccoli terroristi in attesa di diventare quello che sono i loro padri “.
Parole del senatore repubblicano Joe Wilson, autore (con altre brave persone) della legge bavaglio.
Un’America sempre più in mano alle lobby ebraiche e preoccupata (si fa per dire) dalle prossime elezioni presidenziali.
A chi affidare il comando della nazione ?
Ad un maneggione o ad un demente ?
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Chiunque dei due vinca, rappresenta la “brace” perché di “padelle” qui non c’é nemmeno l’ombra.
Intanto fervono i preparativi per espandere il conflitto in medio oriente, obiettivo del governo nazista di Tel Aviv.
La guerra contro il Libano é ormai alle porte e lo spostamento della portaerei americana e di altre quattro navi a ridosso delle coste libanesi, ne é la conferma.
Canada, Inghilterra e Australia hanno invitato i propri cittadini a lasciare immediatamente il Paese dei Cedri.
L’ Iran abbaia che un attacco darebbe l’inizio ad “una guerra totale”.
Vedremo se, ai latrati, si aggiungeranno i morsi.
E vedremo soprattutto se la tanto decantata superiorità militare degli Hezbollah é vera o se, anche in questo caso, sono solo latrati rivolti alla luna.
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Claudio Khaled Ser