DI CLAUDIO KHALED SER
Tutte le volte che mangiate una banana, pensate al prezzo di vite umane, e non di euro, che costa.
Chiquita, la più famosa banana del mondo, é finita sotto processo per i suoi finanziamenti ai guerriglieri dell’AUC in Colombia.
Lo scorso 11 giugno l’americana Chiquita è stata condannata da un tribunale federale della Florida a risarcire con 38 milioni di dollari le famiglie di otto contadini massacrati dai gruppi armati in Colombia.
Il tribunale ha stabilito che il denaro sborsato dalla società (2 milioni di dollari tra il 1997 e il 2004) ha finanziato le attività criminali del gruppo di destra Autodifese unite della Colombia (Autodefensas unidas de Colombia, Auc) ingaggiate per evitare rivolte e proteste nei campi.
Chiquita, che nel 2007 aveva già ammesso di aver versato 1,7 milioni ai miliziani e per questo era stata multata per 25 milioni di dollari, ora è considerata a tutti gli effetti complice dei loro crimini.
Uno dei comandanti delle Auc, Everth Veloza, ha svelato come Chiquita abbia favorito l’importazione di armi da fuoco collaborando con un altro leader paramilitare, Raul Hazbun, ex “bananero” (mediatore tra paramilitari e società) noto come Pedro Bonito. «Le armi sono entrate (nel Paese) con la complicità di un dirigente Chiquita e dei gestori del porto».
Una complicità confermata anche dalla Commissione per la verità colombiana (Cev), che ha parlato di una forte complicità tra Auc e imprenditori, al punto che in alcuni casi i veicoli delle aziende sono stati usati anche per trasportare partite di droga.
Si dice che le banane fanno bene alla salute.
Di quella dei contadini colombiani, non direi proprio.
.
Claudio Khaled Ser
