DI PIERLUIGI PENNATI
Vedendo il filmato di FanPage su Fratelli d’Italia e la sua base fascista, il mio pensiero è andato subito alla giornalista infiltrata, non dico collega perché la mia iscrizione all’albo è casuale e non professionale, ma è stata sufficiente a fami capire quali sono i pericoli ed i rischi del mestiere.
Infiltrarsi in quel modo e poi presentare il documento al pubblico l’ha resa forse popolare, ma anche riconoscibile ed in pericolo, al pari dei delinquenti mafiosi, tra le fila dei radicali di destra e dei nostalgici si celano soggetti violenti potenzialmente in grado di pianificare un omicidio per vendetta politica.
Dopo un servizio del genere, che non idea quanto può aver fruttato economicamente, per lei non sarà più la stessa cosa, osannata da una massa di soggetti immobili nei loro divani e dietro le tastiere dei pc, e ricercata da coloro che ha esposto al pubblico giudizio.
Ne ammiro il coraggio o, se possibile, l’incoscienza, ma resto preoccupato per la sua sorte, anche se in una sola uscita ha dato un esempio ed una lezione a tutti di come il giornalismo d’inchiesta dovrebbe essere.
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Pierluigi Ferdinando Pennati