Videogame. “Drug Dealer Simulator 2”: gestire (per gioco) il traffico di droga nei Caraibi degli Anni 2000

DI LUCA BAGATIN

Volevate un simulatore ben fatto, in cui combinare elementi gestionali, crafting, crimine, gioco di ruolo, magari condito da un’ambientazione colorata, balneare e caraibica?

Direi che “Drug Dealer Simulator 2”, sviluppato da Byterunners (http://www.byterunners.com) e edito da Movie Games S.A.( https://moviegames.pl), potrebbe fare al caso vostro!

Certo, c’è ancora un bel po’ di lavoro per farlo diventare un ottimo simulatore, ma è sulla strada giusta.

Il potenziale è tantissimo e se fosse ottimizzato anche per l’uso del controller sarebbe davvero ottimo perché, allo stato attuale, giocarlo con il mouse e la tastiera e/o con l’uso di un controller XBOX, l’esperienza è godibile solo a metà e potrebbe risultare non poco frustrante.

Ma, andiamo al sodo e entriamo nel vivo del gameplay.

Ambientato nei primi Anni 2000 nell’immaginaria isola caraibica chiamata Isla Sombra, in “Drug Dealer Simulator 2” assumeremo i panni – letteralmente in prima persona – di un tizio o di una tizia che – arrivato/a sull’isola con il suo motoscafo – aspira ad aprire il suo primo cartello della droga locale e ambisce a salire tutti i ranghi della criminalità locale e a sbaragliare la concorrenza, diventandone il boss assoluto e incontrastato.

Inizieremo dal basso, senza conoscere quasi nessuno. Aiutati da un certo Marcus che vive in un bunker, che raggiungeremo senza troppe difficoltà, apprenderemo inizialmente i rudimenti della vendita di cannabis per la strada.

Amplieremo il nostro giro di clienti, pianificheremo le nostre consegne, torneremo al bunker e qui potremo sia dormire che cambiarci d’abito (nel gioco il cambio d’abito non è solo un elemento estetico. A seconda delle missioni che ci troveremo a svolgere, sarà opportuno indossare l’ambito più adatto all’occasione).

Pian piano, sempre guidati da Marcus, apprenderemo le varie tecniche di coltivazione della cannabis e il modo di sintetizzare altre droghe. Inizieremo così, il nostro vero e proprio giro d’affari illegale, espandendoci nei vari villaggi e arcipelaghi dei dintorni.

E’ chiaro che, così facendo, attireremo l’attenzione sia della polizia (che talvolta potremo anche corrompere) che delle altre bande criminali e, oltre alle consegne di droga, non mancheranno i combattimenti e le fughe a perdifiato.

Certo, gran parte del gioco si svolge correndo da una parte all’altra delle isole presenti nell’arcipelago (per questo il supporto con i controller dovrebbe essere introdotto, dagli sviluppatori, il prima possibile!), ma fortunatamente esistono vari modi per viaggiare velocemente (ad esempio ricorrendo alle fermate degli autobus, negli orari in cui saranno disponibili).

La gestione del tempo, in “Drug Dealer Simulator 2”, è molto importante. Per questo potremo pianificare le consegne di droga con un orologio; rispondere ai messaggi sul telefonino; disporre di uno zainetto con tutto ciò che ci serve (ricordiamoci di portare sempre con noi la giusta quantità di droga, in modo da non rimanerne mai sguarniti, per eventuali consegne all’ultimo minuto), oltre che di un diario che funge un po’ da tutorial di gioco e ci ricorda le ricette per preparare le varie droghe.

La preparazione delle droghe, infatti, è uno degli aspetti più interessanti del gioco (vista l’ampia possibilità di mescolare e raffinare ingredienti in modo da migliorare la qualità che desideriamo ottenere), assieme al realismo del tempo che scorre, all’alternarsi del giorno e della notte e della realistica variazione delle condizioni meteorologiche.

Anche gli aspetti più specificatamente gestionali, in “Drug Dealer Simulator 2”, non mancano.

Quando avremo guadagnato abbastanza (avremo a disposizione ben due valute, quella locale e il dollaro statunitense), infatti, potremo assumere degli scagnozzi ai quali delegare alcuni compiti, come la consegna della droga, appunto.

A ciascuno dei nostri sottoposti, inoltre, potremo assegnare specifici gradi gerarchici.

Altro aspetto gestionale fondamentale è l’espansione, la creazione e l’arredo dei nostri laboratori e dei nostri nascondigli, indispensabili per la produzione e lo stoccaggio della nostra merce illegale.

Aspetto senza dubbio interessante è la possibilità di interagire con numerosi interlocutori, fra clienti, spacciatori, bande locali e altri ancora, ciascuno dotato di una sua propria personalità e ambizione.

“Drug Dealer Simulator 2” si presenta, in generale, come un interessante simulatore in prima persona, dalla grafica colorata e piuttosto realistica e un mondo da esplorare e con il quale interagire molto vasto.

Il comparto audio è caraibico al 100% e così l’ambientazione, che ci fa immaginare di trovarci letteralmente ai tropici.

Fortunatamente, fra l’altro, il gioco è tradotto anche in italiano (tranne il doppiaggio) e, anche se non dispone di un vero e proprio tutorial, con un po’ di pazienza si possono apprenderne le dinamiche abbastanza velocemente.

Certo, la nota dolente è la mancanza di un supporto completo per i controller e non smetteremo di dirlo. Per due ragioni almeno: nel 2024 un gioco senza supporto per i controller risulta obsoleto e datato; per poter giocare al meglio un simulatore della portata di “Drug Dealer Simulator 2”, che richiede numerosi spostamenti, un uso agevole del controller è praticamente necessario!

Giocabile (anche in modalità cooperativa online) su pc con sistema operativo Windows 10 o 11, con minimo 16 GB di RAM; una scheda video di fascia medio alta e 30 GB di spazio libero su disco fisso, è acquistabile su Steam al seguente link: https://store.steampowered.com/app/1708850/Drug_Dealer_Simulator_2/

Luca Bagatin