DI PIERO GURRIERI
Lei è Vittoria Baldino.
.
.
Poche ore fa, intervenendo alla Camera sulla tragedia di Cutro, ha detto parole talmente potenti che andrebbero scolpite sulla pietra:
“KR sta per Crotone, 46 è il numero del ritrovamento. Identifica un corpo senza vita. Quello di un bambino di nemmeno un anno. Oggi le vittime sono 72. Quello che mi attanaglia è il pensiero che quelle persone potevano essere salvate, un pensiero che si è fatto largo in tutti noi. La risposta balbuziente di questo governo è stata quella di trincerarsi in ricostruzioni autoassolutorie”.
Poi ha guardato i banchi del Governo, rivolgendosi direttamente al presidente del Consiglio Giorgia Meloni:
“Non serve fare un Consiglio dei ministri a Cutro. Serve senso delle istituzioni, serve quel senso morale che Giorgia Meloni madre, donna e cristiana semplicemente non ha”.
Infine, Vittoria ha puntato il dito contro il ministro Matteo Salvini:
“Il ministro Salvini ha voluto la delega ai porti per continuare a spadroneggiare sull’immigrazione.
Perciò oggi la domanda politicamente più corretta è: ‘dov’è Matteo Salvini, perché continua a scappare dal Parlamento come un coniglio e non si assume le sue responsabilità? Se ritiene di rispondere solo a se stesso si guardi allo specchio e si dimetta”.
Energia, passione, e tanto coraggio.
Per dire le cose senza fronzoli, per chiamarle con il loro nome, e per chiedere giustizia.
Come solo una Donna può esser capace di fare, ancor meglio il giorno prima dell’8 marzo.
Non poteva che chiamarsi Vittoria, la Baldino, perché anche se da quella parte dell’aula non le risponderanno, lei ha già vinto.
Grande.
.
Piero Gurrieri tra la gente
