Nuovo codice del pensiero

DI CLAUDIO KHALED SER

 

Munita di carro-attrezzi, la Meloni procede alla rimozione forzata delle idee fasciste che stanno alla base del suo credo politico.
Da oggi, divieto di sosta nei cervelli delle nostalgie del ventennio nero, abiura del saluto a mano tesa, dei pellegrinaggi sulla tomba dell’antenato e niente più antisemitismo che originò le leggi razziali dal loro tanto amato passato.
Un’abiura totale al grido di “siamo destra ma non fascista”.
Non sapevo che ce ne potesse essere una.
Si impara sempre qualcosa.
Il carro-attrezzi dovrà passare per la camera da letto di La Russa e togliere dal comodino il busto del duce, qualche fascio messo qua e là in salotto per decorare l’ambiente e controllare i libri che legge.
Si chiama “restayling” di un partito che vuole dimenticare il proprio passato per vestirsi di un nuovo presente.
A questo punto sarebbe d’obbligo il lavaggio del cervello.
Ma la Giorgia non vuole spingersi oltre.
Ma torniamo all’antisemitismo.
Per definizione, l’antisemitismo (chiamato anche giudeofobia; antigiudaismo e antiebraismo) è il pregiudizio, la paura o l’odio verso i giudei, cioè gli ebrei.
Israele é per sua definizione uno “stato ebraico” ed i suoi cittadini sono al 99% ebrei.
Fin dal primo giorno della sua bizzarra creazione ha suscitato, per le sue idee politiche derivanti da quelle “religiose”, un forte pregiudizio da parte di molti altri Paesi.
La politica aggressiva, di dominio e sopraffazione ha suscitato paura negli Stati confinanti e ovviamente un “odio” che ciascun essere umano dovrebbe provare verso chi ruba, uccide e costringe in schiavitù un altro uomo.
Ma avere questi sentimenti, cioè disprezzo, paura e odio é ritenuto “illegale”, quindi essere antisemiti è reato.
Se gli ebrei fossero un popolo pacifico, rispettoso dei Diritti Umani e solidale con gli altri Popoli, nessuno li giudicherebbe per la loro religione.
Quindi il fattore religioso non é il fattore dominante per il disprezzo a loro riservato.
Lo diventa nel momento in cui il pensiero religioso si trasforma in pensiero e dogma politico.
Lo stesso identico discorso vale per l’Islam.
Quando il Corano viene usato (a sproposito) per scrivere le leggi dello Stato (sharia) e in virtù di quei pensieri distorti si compiono atti contro l’Umanità, non si può restare indifferenti, non si può non condannare la violenza di tali politiche.
Io disprezzo, ho paura e odio il pensiero abominevole dei “talebani” e di tutti coloro che, invocando un qualsiasi dio, lo usano per distruggere l’Uomo, per negargli i suoi Diritti, per ridurlo in schiavitù.
Cosa c’é di diverso tra il “pensiero ebraico ortodosso” ed il “pensiero fondamentalista musulmano”?
Nulla.
Entrambi nella loro follia pseudo religiosa, disprezzano gli altri, incutono paura e odio da parte di chi é costretto a subire tali pensieri.
Quindi, per essere nuovamente chiari, io non odio gli ebrei per la loro religione (di cui non m’importa nulla), così come non odio i talebani per il loro dio (di cui da sempre non m’importa nulla).
Li disprezzo per l’uso distorto ed infame che fanno della loro religione, facendola diventare azione di governo.
Aver paura di tutto questo é essere antisemiti o islamofobici?
Fatevi uno shampoo, si sa mai che si lavino anche i neuroni.
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Claudio Khaled Ser