A posto così

DI MARIO PIAZZA

Mario Piazza

 

Dopo una giornata in cui mi sono goduto fino in fondo la frustrazione e l’incredulità delle peggiori facce dell’eurofascismo politico e mediatico sghignazzando delle loro balle e dell’astrusità delle loro analisi, sto provando a capire che cosa il voto francese ci ha detto umanisticamente, al di là del rischio di ingovernabilità di cui mi importa il giusto.
E’ come se il il corpo elettorale francese avesse finalmente scritto delle nuove regole, ma non per punire i falli di questo o quel giocatore. Le regole riguardano i requisiti minimi per partecipare al campionato della democrazia e si è deciso che l’eurofascismo non li possiede e poco importa che il capitano sia Le Pen, Sunak, Orban o Meloni. Ciò che costoro propongono, dicono e fanno non è più accettabile delle oligarchie putiniane o delle teocrazie di Netanyahu e Khamenei.
Il popolo ha parlato chiaro e forte e che lo abbia fatto in francese nulla toglie alla mia soddisfazione.
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Mario Piazza