Quando il bue dice cornuto all’asino

DI MARIO PIAZZA

Mario Piazza

 

Senza pudore o decenza l’estrema destra italiana accusa Melenchon di antisemitismo.
Se lo sono scordati che la fiamma tricolore del loro simbolo rappresenta lo spirito di Mussolini che fuoriesce dalla sua bara di Predappio e che il loro padre spirituale, quello che i neofascisti chiamano un grande statista, è un certo Giorgio Almirante.
Almirante, quello che comandava i plotoni d’esecuzione nella repubblica di Salò, quello che dirigeva la rivista “La difesa della razza” e che scriveva “…se non pratichiamo il razzismo del sangue, facciamo il gioco di ebrei e meticci”.
Ma davvero pensano che un allampanato truffatore che per una mezz’oretta si mette in testa la kippah possa aver reciso le loro infami e turpi radici?
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Mario Piazza