11 luglio 1982. Più o meno a quest’ora cominciava la grande serata della gioia e del trionfo

DI MARINO BARTOLETTI

 

11 luglio 1982. Più o meno a quest’ora cominciava la grande serata della gioia e del trionfo.
Anche se mancavano due ore all’inizio della finale mondiale, il vecchio “Bernabeu” era già pieno. Le bandiere sugli spalti avevano solo tre colori: i nostri!
Quella partita, quella vittoria attesa e sognata avrebbero assunto un valore che sarebbe andato ben oltre il suo (pur enorme) significato sportivo.
In campo c’era un’Italia di fratelli (guidati da un Padre): sugli spalti e ai televisori un’Italia decisa a mettersi alle spalle un periodo terribile. Pronta a riscattarsi e a guardare avanti. Perché no, anche grazie alla forza e all’esempio di quel momento di festosa consapevolezza.
Quando qualcuno mi chiede dov’ero quel giorno, la mia risposta è: “Ero lì. Proprio lì. Una quindicina di metri sotto al presidente Pertini che facendo il segno dei tre con la mano diceva “non ci prendono più”!”
Ci siamo dimenticati troppe cose di quell’Italia e di quel giorno
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Marino Bartoletti 
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