Piovono salsicce

DI MARIO PIAZZA

Mario Piazza

 

Si sente parlare sempre più spesso di ordigni nucleari “tattici” intendendo con ciò bombe atomiche di limitata potenza da usare direttamente sul campo di battaglia e non, come nel caso di Hiroshima e Nagasaki, per sterminare la popolazione civile su vasta scala mettendo “strategicamente” fine a una guerra.
La forza distruttiva di una bomba atomica si misura in chilotoni, un chilotone equivale a 1000 tonnellate di tritolo, e sono definite tattiche le bombe che vanno da un decimale di chilotone fino a qualche decina. Per averne un’idea più concreta possiamo pensare all’esplosione non atomica che 4 anni fa devastò il porto di Beirut, pari a 0,3 chilotoni. Le stesse bombe che colpirono Hiroshima e Nagasaki, rispettivamente di 15 e 21 chilotoni, oggi sarebbero definite tattiche. Anche senza considerare la ricaduta incontrollabile della radioattività e la reazione a catena che il loro uso comporterebbe il loro impiego anche limitato sarebbe devastante per l’Europa e per l’intero pianeta.
E’ di questo che stiamo parlando, e faremmo bene a prendere sul serio la minaccia del Cremlino. Per ora è solo un avvertimento come sono stati avvertimenti quelli che Putin ha lanciato per 8 anni prima di invadere l’Ucraina, prima di dare il via a una guerra che allora credevamo inimmaginabile.
Sarebbe inimmaginabile se gli Stati Uniti usassero qualsiasi mezzo per impedire uno schieramento dell’Armata Rossa sul confine messicano o l’installazione di missili russi a Cuba? Rovesciando il mappamondo è ciò che la Nato sta tentando di fare in Ucraina e non solo in Ucraina.
Buon fine settimana.
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Mario Piazza