Per Nordio la magistratura corre troppo rispetto alla criminalità, urge rallentare…

DI BARBARA LEZZI

BARBARA LEZZI

 

Ieri la notizia di un’indagine per corruzione a carico di un consigliere regionale del Lazio. Indagine nata dallo scioglimento per mafia di un paio di comuni.
Oggi lo scandalo veneziano.
Scommetto che, presto presto, Nordio annuncerà l’ennesima stretta sulle intercettazioni perché il ministro ritiene che la Giustizia debba stare almeno tre passi indietro rispetto alla criminalità.
Un paio di giorni fa, ha appunto dichiarato che la magistratura deve tornare ai vecchi metodi di indagine.
Insomma, si deve lasciare un buon margine di vantaggio al malaffare. Tanto, che volete che sia, i soldi in ballo sono quelli pubblici, li pagano i cittadini qualunque che, in ogni caso, garantiscono potere e mani libere con il loro voto ai propri rappresentanti.
Quello che a me darà il disgusto sarà Meloni che, indossando la sua bella maschera di guerriera contro il male, venerdì di questa settimana, in occasione della commemorazione della strage di via D’Amelio, ribadirà che Borsellino è l’ispiratore della sua azione politica.
Questo è quanto ma non mi sta per niente bene.
Proprio per niente.
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Barbara Lezzi
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