Kufra non esiste

DI CLAUDIO KHALED SER

 

Giorgia Meloni è arrivata all’hotel Rixos di Tripoli, in Libia, per partecipare alla sessione presidenziale del Forum Trans-Mediterraneo sulle migrazioni.
Una conferenza sulla lotta alle migrazioni illegali organizzata dal Governo di unità nazionale (Gun) del primo ministro Abdulhamid Dabaiba di Tripoli.
Partecipano al Forum, oltre all’Italia, anche Spagna, Grecia, Germania, Austria, Ciad, Niger e Paesi Bassi.
Manca l’altra parte libica, quella Cirenaica e quindi il Governo di stabilità nazionale (Gsn) del premier designato dal Parlamento dell’est, Osama Hammad, di fatto un governo parallelo con sede a Bengasi/Tobruk, manovrato dal generale Khalifa Haftar, signore della guerra.
E manca pure il Fezzan, la regione più colpita dall’esodo massiccio dei migranti sahariani.
Il perché é semplice, il Fezzan, gestito dal Consiglio delle Tribù, fa capo a Saif Gheddafi e i signorotti occidentali non vogliono nemmeno prendere un caffè con lui.
Quindi un Forum zoppo, con DUE attori protagonisti su TRE, che disertano l’incontro.
Non si parlerà ovviamente di KUFRA.
Questa cittadina, di 60 mila abitanti nel cuore del deserto sud-orientale della Libia, vive una situazione disperata a causa di un flusso migratorio di oltre 1000 Persone al giorno.
Sono circa 80 mila sudanesi sfollati quelli ospitati nei 51 campi, teatri della disperazione, della miseria e del crimine.
Ma ai teatranti del forum non interessa KUFRA, manco sanno dove si trova e cosa succede.
Il sindaco Abdel-Rahman Aqoub, ha più volte invocato aiuto, definendo la situazione catastrofica, ma il suo grido disperato é caduto nel silenzio criminale non solo di Bengasi e Tripoli, ma di tutta la comunità internazionale.
Attualmente non esiste un reale controllo dei confini tra Libia, Sudan, Ciad e Niger, né un organismo di sicurezza che monitori realmente la situazione.
Non è tutto.
Vi sono indicazioni secondo cui alcune agenzie di sicurezza libiche starebbero facendo passare i migranti verso il nord della Libia, previo pagamento.
La Libia condivide migliaia di chilometri di confini in territorio desertico dove negli ultimi anni si sono intrecciate le attività di bande armate, violenze e traffici illeciti anche dovute all’assenza (o alla collusione) delle forze statali.
Le stesse forze statali che oggi nel lussuoso Hotel Rixos, discutono di “aria fritta” senza nessuna voce del dissenso.
Al Sindaco di KUFRA é stato proibito l’accesso al forum per evitare che il dramma diventi pubblico.
In pratica KUFRA non esiste, così come non esistono le migliaia di disperati che ogni giorno, a piedi nel deserto, raggiungono la “finta oasi” libica.
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Claudio Khaled Ser