Di Ferdinando Tripodi
Non posso che unirmi all’accorato appello rivolto dai Consiglieri Campagna e Majocchi per chiedere direttamente al Sindaco Matilde Celentano di ritirare le deleghe all’assessore Di Cocco.
Non è polemica, solo constatazione di una realtà difficile da ignorare.
Un lido di Latina che vive uno stato di degrado insopportabile ed indegno per la “Bandiera Blu” di cui tanto il Comune si vanta.
I servizi in spiaggia sono completamente abbandonati al degrado, i marciapiedi ricoperti di sabbia fin quasi alla strada, la vasca sulla passeggiata Portoghesi ormai putrida e piena di acqua stagnante, si è trasformata in una discarica, la ciclabile del porto canale di Rio Martino è quasi impraticabile per l’erba altissima.
L’attuale amministrazione non è riuscita a programmare neppure la manutenzione delle passerelle, in alcuni casi inaccessibili per le persone con disabilità.
Finito il tempo delle promesse elettorali, sindaco e giunta si sono dileguati, abbandonando il lido di Latina e il suo straordinario territorio a un degrado senza fine.
E, dunque, nel pieno della stagione estiva, i pochi eroici esercizi commerciali che la animano registrano un netto calo di presenze.
I proprietari di case – che hanno appena pagato imposte e tasse e che annualmente affrontano alti costi di manutenzione – si sono ritrovati con i problemi di sempre e con un balzello in più.
L’assessore al Turismo Gianluca Di Cocco non ha saputo gestire e risolvere nessuna di tutte queste problematiche, anzi, tutto ciò dimostra il totale fallimento dello stesso che sicuramente non è riuscito a dare quelle risposte e quelle soluzioni che i cittadini di Latina si aspettavano.
Per rispetto a quanti avevano creduto in un suo presunto e sbandierato operato che puntualmente non è arrivato, così come richiesto anche nei giorni scorsi da parte dalle opposizioni, farebbe bene a dimettersi.
“Sbagliare è umano, perseverare è diabolico.”