DI FERDINANDO TRIPODI
“Ancora una volta gli esponenti dell’opposizione sembrano aver dimenticato quale sia stata, e con quali risultati, la loro gestione amministrativa”.
Queste alcune affermazioni scritte in una nota dagli amici e colleghi dell’assessore Di Cocco dopo che lo stesso da più fronti, opposizione e società civile, è stato invitato a dimettersi per il fallimento del proprio operato che dopo un anno e mezzo non può certo trovare giustificazione.
Quella peggiore è sempre la stessa: dare la colpa a quelli di prima.
Allora ci si chiede: ma se la colpa è sempre degli altri che cosa si sono candidati a fare?
Da oltre un anno “gli altri” sono loro stessi.
E ancora aggiungono…
“Chiedere le dimissioni dell’assessore Di Cocco ci sembra una sfacciata esagerazione, intanto perché fondata sul nulla”.
Questa è un’altra affermazione scritta a caso, è che evidentemente pensano di poterla utilizzare per tentare invano di arrampicarsi sugli specchi.
L’unico “nulla” è fondato sul non aver fatto, dopo oltre un anno di Assessorato niente o quasi per migliorare il Lido di Latina.
Far finta di non vedere il totale stato di abbandono, il degrado, i marciapiedi dissestati, l’erba alta, la non organizzazione di eventi ad attrazione turistica, la mancanza quasi totale della limitazione delle barriere architettoniche che rendono impossibile a cittadini già fragili o con problemi gravi l’accesso al mare è un voler volutamente mentire.
Ci sarebbe da ricordare a chi ha firmato la nota che sono stati eletti dai Cittadini e non dall’amico e collega Di Cocco.
Ci sarebbe anche da spiegare a questi consiglieri che avere la delega alla Marina (nel caso dell’allora Consigliera Ciolfi, e essere ASSESSORE sono due cose ben diverse.
La verità è sotto gli occhi di tutti!
L’assessore Di Cocco non ha saputo dopo oltre un anno di amministrazione risolvere problematiche che andavano già pensate negli scorsi mesi e non ad estate inoltrata.
La nota del centro destra voleva essere una replica difensiva ma facilmente smontabile dalla realtà dei fatti.
Gianluca Di Cocco dimostri rispetto per le Istituzioni: rassegni le dimissioni.
Ferdinando Tripodi