Meritatissimo riposo per Giovanna Botteri, giornalista dalla “schiena dritta”

DI SALVATORE GRANATA

 

Questa è un’altra “perdita” per il nostro Servizio Pubblico, o almeno per la parte sana che ne resta. Una perdita per il giornalismo serio, anche qui poca roba o poco pubblicizzato, a causa del nonnismo dei “direttori di regime” nei confronti dei cronisti più giovani e di maggior talento.
Lascio a Giovanna Botteri stessa, con la potenza delle sue parole, il compito di spiegare in poche righe le sensazioni più intime di una Donna che termina il suo percorso professionale, ma con una dolcezza, una dignità, un’onestà e una solidarietà verso i giovani colleghi, che è veramente esemplare:
“Vado in pensione. È tutto un po’ strano, da oggi sarà diverso: tornerò in Italia, sicuramente è un grande cambiamento ma anche il cambiamento può essere positivo. Certo è un grande salto, sono ormai tantissimi anni che vivo all’estero, ma è la vita, è giusto anche dare il cambio ai giovani, darsi il testimone, ci sono bravissimi giornalisti giovani in giro.
È un avvicendamento naturale.
Ma un mestiere così non è che si abbandona: noi questo sappiamo fare e continuiamo a fare, come Il suonatore Jones di De André, ‘suonare ti tocca per tutta la vita’. È una strada che forse si fa anche in un modo diverso”.
Che dire?
Chapeau a Giovanna.
E meritatissimo riposo.
Spero con il cuore, però, visto che adesso sarà più libera in tutti i sensi e da quello che ho letto in merito, che avrà ancora voglia di dare una mano alle nuove generazioni di ragazzi e ragazze che si affacciano al mondo del giornalismo (quindi del lavoro che manca sempre di più) e di conseguenza ai cittadini perbene che meritano un’informazione più onesta ed equilibrata.
In questo Paese di falsi, pennivendoli e corrotti al servizio dei politicanti e dei potenti, la Sua “schiena dritta” serve come il pane.
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Salvatore Granata