Il CLN palestinese

DI ALFREDO FACCHINI

Alfredo Facchini

 

Dopo 18 anni di dispute Hamas e Al Fatah sono tornate a stringersi la mano.
Una riconciliazione storica promossa dalla sapiente opera di tessitura della diplomazia cinese.
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Una inimicizia maturata a Gaza nel 2006 quando Hamas ha vinto le elezioni legislative ed ha espulso l’Anp dalla Striscia.
Ma quella maturata a Pechino in queste ora è una riconciliazione che ha proporzioni ancora più ampie. Che ha visto coinvolte tutte le organizzazioni della Resistenza palestinese.
Nella capitale cinese 14 organizzazioni palestinesi, hanno infatti sottoscritto una Dichiarazione comune, per porre fine alle loro proverbiali divisioni.
Ci riferiamo a gruppi storici della Resistenza come il Fronte Palestinese per la Liberazione della Palestina (PFLP), il Fronte Democratico per la Liberazione della Palestina (DFLP) o la Jihad islamica.
La dichiarazione sottoscritta afferma che i gruppi palestinesi “hanno concordato sul raggiungimento di un’unità nazionale completa che includa tutte le fazioni palestinesi nell’ambito dell’OLP, e sull’impegno per la creazione di uno Stato palestinese indipendente con Gerusalemme come capitale, in conformità con le risoluzioni delle Nazioni Unite e garantendo il diritto al ritorno come previsto dalla risoluzione 194”.
Si tratta in parole povere di un CLN che operi congiuntamente, sotto le insegne dell’Olp, su Cisgiordania, Gerusalemme e Striscia di Gaza.
È l’Unità della Resistenza.
“Il punto più importante è l’accordo per formare un governo di riconciliazione nazionale provvisorio attorno al governo di Gaza del dopoguerra”, ha commentato il ministro degli Esteri cinese Wang Yi.
A guidare la delegazione di Hamas a Pechino c’era Musa Abu Marzuk, uno dei leader storici del movimento, mentre per Fatah era presente l’alto dirigente Mahmud al-Aloul. Al tavolo c’erano anche rappresentanti dei governi dell’Egitto (storico mediatore a Gaza), dell’Algeria (che al Consiglio di sicurezza dell’Onu ha svolto in questi mesi un ruolo di primo piano nelle risoluzioni dedicate al conflitto) e della Russia.
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Alfredo Facchini