Ripugnante

DI MARIO PIAZZA

Mario Piazza

 

Ne ho viste, lette e sentite di cose ripugnanti in vita mia ma non mi era mai capitato di esserne testimone in tempo reale.
Ieri è successo e non trovo un aggettivo più adatto per definire ciò che ho provato vedendo in diretta il lungo applauso e le due “standing ovation” tributati dal Congresso americano a Benjamin Netanyahu.
Un assassino che sta inseguendo casa per casa e rifugio per rifugio la popolazione civile palestinese, che ha sterminato 40.000 persone (la metà donne e bambini) e che sta condannando alla fame, alla sete e alle malattie i due milioni ancora vivi, incluso quel centinaio di ostaggi israeliani ancora nelle mani di Hamas.
Un mostro come non ne vedevamo dai tempi di Pol Pot in Cambogia e per di più un mostro incapace di cavare un ragno dal buco. Un genocida senza un piano credibile che non sia prolungare il proprio potere sulla pelle di civili innocenti. E il Congresso lo applaude anche quando dice “Dateci le armi e finiremo il lavoro”, che a chiamare lavoro lo sterminio della popolazione innocente facevano fatica persino Hitler e Goebbels.
Non tutto il Congresso, per fortuna.
Dei 535 membri ne mancavano più di 50, tutti democratici. Tra gli assenti Kamala Harris e Nancy Pelosi, due donne che potrebbero a breve non dico cambiare ma almeno dare una ripulita alla “faccia triste dell’America”.
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Mario Piazza