Il grillo parlante

DI MARIO PIAZZA

Mario Piazza

 

La mia posizione verso i 5stelle, eccetto qualche mese di sostegno in chiave anti-Renzi sul finire del 2016, è stata sempre molto critica e ho sofferto nel vedere il loro formidabile potenziale riformatore e a tratti rivoluzionario dissolversi nel tempo per le smanie dei suoi 4 leader riconosciuti, Grillo, Casaleggio, Di Maio e Conte.
Detto questo, nessun genuino antifascista può pensare di fermare l’onda nera senza i voti di quel 13% risultante dai sondaggi ed è per questo che vale la pena di leggere lo scambio di lettere tra Grillo e Conte.
Finalmente Grillo è morto, cent’anni di buona salute ma il suo decesso politico (e, ahimè, anche grammaticale) è certificato dalla sua lettera e dalla coraggiosa e chiara replica di Conte. Quanto il ripudio del “garante” costerà al M5S in termini elettorali non possiamo prevederlo ma penso che il processo costituente avviato da Conte porterà finalmente una chiarezza che sarebbe stata impossibile senza prima scacciare la cornacchia genovese appollaiata sulle sue spalle.
Solo se la rifondazione grillina abbandonerà i toni giacobini e il culto del “padre nobile” sarà possibile mettere in atto quel cordone sanitario alla Macron che ha salvato la Francia dalla Le Pen.
Auguri sinceri a Conte e a tutti noi, stiamo a vedere che succede con compostezza senza sprofondare nella campagna denigratoria e sabotatrice che Telemeloni e complici vari hanno già organizzato.
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Mario Piazza