Casus belli…

DI MARIO PIAZZA

Mario Piazza

 

Chiunque ancora possieda un briciolo di umanità può soltanto inorridire per la strage di ragazzi avvenuta nel campo di calcio sulle alture del Golan ma se accanto a quell’umanità ci fosse anche un pochino di onestà intellettuale dovrebbe subito rendersi conto dell’oscena asimmetria tra quella strage e le quotidiane stragi di Gaza, numericamente 5000 volte più cospicue e senza neppure il dubbio della non intenzionalità.
Se poi all’umanità e all’onestà intellettuale si aggiungesse anche un minimo di conoscenza storica quel “chiunque” saprebbe anche che il Golan è territorio della Siria invaso illegalmente da Israele, nè più nè meno come la Palestina, e che da oltre 40 anni l’ONU chiede inutilmente che venga restituito alla giurisdizione siriana.
La reazione israeliana non si è fatta attendere e se sarà tremenda come promesso da Netanyahu verrà fatto un altro tragico passo verso l’allargamento della guerra in Medio Oriente ma questa volta non sarà il potente esercito israeliano contro le scalcinate truppe egiziane del 1967 e in campo non ci sarà soltanto la impotente resistenza del Qassam, l’ala armata di Hamas. Questa volta si sta consolidando un fronte comune composto da Palestina, Libano, Siria, Yemen e con il diretto coinvolgimento di Iran e Turchia.
Io non credo che esistano guerre giuste, le guerre sono sbagliate per definizione ma non riesco ad azzittire quella vocina che da dentro mi dice che questa è meno sbagliata di molte altre.