Discrasie immorali da combattere

DI SALVATORE GRANATA

 

Lavoratori dipendenti e pensionati versano il 90% dell’Irpef, evadendo zero.
Poi vedono Salvini esultare per l’abolizione del redditometro, con cui si controllava perché sei poverissimo quando paghi le tasse, ma poi spendi in tre giorni il salario di un operaio.
E non lo perculi?
Lavoratori dipendenti, imprenditori seri e partite iva corrette, non contribuiscono a quell’ammanco annuale dalle casse dello Stato di 100 miliardi di evasione. Chi legifera per condonare e premia i malversatori, contribuisce più di tutti a 5 finanziarie che non possono essere investite in altri settori pubblici sofferenti.
Lavoratori e dipendenti campano in media con 1300-1500 euro al mese, anziché più di 10mila da oltre 20anni come il padano.
E tanti di questi hanno studiato e fatto sacrifici, a differenza del padano con liceo a carico e 14 anni di università fuori corso, ovviamente mai finita.
Lavoratori e dipendenti solitamente non hanno problemi con la giustizia. Se un disoccupato li ha, non può fare il concorso per bidello, se li ha un politico, la carriera è assicurata.
1 mandato da Parlamentare: 1.100 euro di pensione a 65 anni.
2, 1.600 euro a 60 anni.
E così via, sempre più in alto.
Uno che propone un ponte da 25 miliardi di euro che collega il nulla, ovvero due Regioni sprovviste delle principali infrastrutture interne (aeroporti, ospedali, cantieri, scuole) e di vie ferroviarie e stradali degne di essere definite tali, meriterebbe di essere spedito a fare fotocopie, sotto la stretta vigilanza di un tutor, non al comando di un dicastero.
Qualcuno faccia notare queste discrasie immorali.
Qualcuno combatta questa discrasia umana.
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Salvatore Granata