Quando crolla un regime…

DI MARIO PIAZZA

Mario Piazza

 

Quando crolla un regime così come quando finisce una guerra è assolutamente normale che una parte degli sconfitti decida di squagliarsela.
I primi a farlo sono quelli che si sono macchiati di crimini e che temono di doverne pagare le conseguenze. L’esempio che tutti conosciamo è quello della “ratline”, il canale dei topi che portò molte migliaia di criminali nazisti verso il Sudamerica, ma non fuggono soltanto i criminali.
Fuggono anche coloro che approfittando del regime o della guerra hanno accumulato ricchezze. Ve li ricordate i “Boat People” vietnamiti? In gran parte poveracci che avevano perso tutto ma a renderli un succulento bersaglio per i pirati che infestavano il mar cinese meridionale, il golfo del Bengala e l’arcipelago filippino erano i gioielli e i lingotti d’oro che una parte di essi celava tra gli stracci.
Ci sono poi quelli che proprio non concepiscono l’idea di dover improvvisamente rinunciare agli ingiusti previlegi di cui avevano goduto fino al momento del crollo o che temono vendette da parte di chi quei previlegi aveva pagato sulla propria pelle. Quando cadde il regime dell’Apartheid un bianco su cinque lasciò il paese, meta preferita l’Australia apparentemente simile al Sud Africa per lingua e latitudine, salvo poi scoprire che laggiù non c’erano servitori neri da prendere a calci e che per sopravvivere occorreva lavorare. Rassicurati dal governo illuminato di Nelson Mandela più della metà di essi tornò in Sud Africa nei due anni successivi.
Dei duecentomila cubani scappati dopo la vittoria di Fidel Castro e la fuga di Batista e accolti a braccia aperte dagli USA neppure voglio parlare, per farsi un’idea di chi fossero basta dare un’occhiata alla criminalità che oggi domina in Florida.
Tutto normale e fisiologico, un ingente numero di persone che va ad aggiungersi ai normali flussi migratori che caratterizzano tutti i paesi poveri del mondo. E’ invece anormale che per avere un quadro del post-regime o del post-guerra costoro vengano considerati testimoni credibili di situazioni da cui sono fuggiti prima che i nodi venissero al pettine.
Ah, se qualcuno ancora non se ne fosse accorto sto parlando anche oggi della rielezione di Nicolas Maduro alla guida del Venezuela.
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Mario Piazza